GERMANIA

Alla sola idea di girare la Germania sulla scia dei mercatini di Natale, le donne pensano alla valigia, gli uomini a come evitare la partenza. In genere funziona così. E spesso il viaggio di coppia o in famiglia si converte in un tour al femminile o in un regalo, quasi una prova d'amore, del bravo papà-compagno-fidanzato alla fortunata mamma-compagna-fidanzata.
In genere funziona così. Non ad Hannover, però. Nel capoluogo della Bassa Sassonia la tradizione tedesca dei mercatini rende più vivace la scoperta di una città che già di per sé merita la visita. Al di là del polo fieristico internazionale, e dopo il successo riscosso con l'Expo del 2000, Hannover raccoglie un bel ventaglio di angoli, spicchi, scorci e interessi. Spesso in contrasto, ognuno riesce a stupire e, a distanza di ore, giorni, mesi, a restare impresso in testa.
Immagini, flash, decori e rovine. Stili, epoche, influssi e tendenze. Tetti rossi, campanili verde rame, case a graticcio, mura medievali e le Nanas danzanti sulla Leibnizufer. Sono i tre donnoni scultorei, firmati negli anni Settanta da Niki de Saint Phalle e diventati simboli moderni della storica capitale del Regno di Hannover. Si trovano vicino allo Sprengel, tra i più significativi musei d'arte contemporanea d'Europa, danno il via a un cammino artistico a cielo aperto e, il sabato, vengono circondati dalla fiumana di persone a spasso per il più antico mercato delle pulci tedesco. Sciarpa, guanti e cappello sono indispensabili per passeggiare e non morire di freddo, che è intenso, ma fortunatamente secco e sempre valido pretesto per fermarsi in bar o brauhaus, le birrerie. Tra i tanti indirizzi, ce ne sono due dove bisogna far tappa per inserirsi nella vita locale. Il Kröpcke, caffè con tavolini all'esterno, sedie e coperte, dove l'attesa per sedersi è ricompensata dalla vista sul famoso orologio della piazza e, soprattutto, sul teatro dell'Opera. Raso a terra durante la guerra (come l'ottantacinque per cento di Hannover) e ricostruito al termine del conflitto, è un capolavoro neoclassico. L'altra sosta obbligata è la Brauhaus Ernst August (www.brauhaus.net), birreria artigianale e taverna dove i boccali di «chiara» partono dal mezzo litro e le porzioni di wurstel si misurano al centimetro (mezzo metro la porzione per i tedeschi, impegnativa per noi italiani).
A due passi dall'Opera comincia la città vecchia, incentrata sulla piazza del vecchio municipio, della Marktkirche e del Ballhof (sede di eventi culturali e sportivi). Proprio qui, fino al 24 dicembre, si trova il mercatino di Natale. Tra dolci, panini farciti di senape e salamelle, vin brulé e punch, saltan fuori presepi, angioletti e decori da appendere all'albero. I più caratteristici sono quelli in legno, vetro e feltro. I più belli sono quelli venduti nella casetta di Käthe Wohlfahrt, esattamente di fronte al Concorde Hotel, tre stelle consigliato per la posizione centrale (www.concordehotel-am-leineschloss.de; singola: da 60 euro, doppia: da 89 euro). Alternativa più chic è il Kastens Luisenhof, unico cinque stelle di Hannover (www.kastens-luisenhof.de; singola: da 114 euro, suite: da 290 euro). Dalla piazza del mercato si prende il Filo Rosso, tracciato pedonale segnato per strada da una striscia rossa, lunga circa quattro chilometri, che guida per una quarantina di mete. Seguendolo, ci si sente meno turisti e più disinvolti nella scoperta di questa città, che, tra monumenti, giardini reali (www.herrenhaeuser-gaerten.de) negozi e gallerie ha tanto da offrire, inclusi un parco grande il doppio di Central Park, uno zoo spettacolare (www.zoo-hannover.de) e una stazione con treni, passanti e otto linee metropolitane che spaccano il secondo, in perfetto stile tedesco.
I collegamenti raggiungono ogni punto della città, l'aeroporto e le cittadine vicine, come Hildesheim, che è un concentrato di storia e fascino. Qui il Filo Rosso è sostituito da rose bianche disegnate a terra. Calpestandole, si passa da San Michele, patrimonio Unesco, alla scalata (364 gradini) sulla torre di Sant'Andrea, alla Cattedrale, alla Knochenhauer-Amtshaus.

Nota come la più bella casa a graticcio del globo, si affaccia sulla piazza del mercato, dove fino a Natale i bravi mariti-compagni-fidanzati tenteranno di non perdere le mogli-compagne-fidanzate nel mercatino. Info: www.hannover.de; www.hildesheim.de.Voli da Milano e Roma ad Hannover, da 19,99 euro su www.germanwings.com

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