Cronaca locale

Il governo ci mette i soldi: meno tagli ai trasporti lombardi

Fino a febbraio non saranno ritoccate le tariffe dei treni. Trattative con il ministero per ridurre l’impatto degli aumenti

Il governo ci mette i 
soldi: meno tagli ai 
trasporti lombardi

«Speriamo di ottenere dal governo un’ulteriore riduzione dei tagli sui trasporti» annuncia l’assessore Raffaele Cattaneo. Al suo fianco Roberto Formigoni frena gli entusiasmi: «Non dire gatto finché non ce l’hai nel sacco». Prudenze a parte, le notizie che arrivano da Roma sul fronte del trasporto pubblico locale sembrano tranquillizzanti: è verosimile che alla fine l’aumento delle tariffe annunciato dalla Regione si riveli inferiore al 25 per cento, tetto massimo garantito in più occasioni da Formigoni.
Gli aumenti (che a questo punto potrebbero essere ritocchi) non arriveranno con il panettone e nemmeno con il brindisi di Capodanno. I pendolari possono stare tranquilli ancora un po’. «Il ritocco delle tariffe non avverrà prima di febbraio e in ogni caso non prima che le aziende saranno in grado di compensare gli aumenti con agevolazioni per i passeggeri» spiega Cattaneo.
Tra le condizioni indispensabili per la manovra tariffaria l’integrazione tariffaria anche per l’abbonamento mensile (ovvero la possibilità di utilizzare treno e mezzi urbani con un unico biglietto), sconti alle famiglie che hanno più persone abbonate, pass famiglia che consentano riduzioni per gli spostamenti occasionali e altre forme di agevolazione.
Gli abbonamenti integrati, secondo i dati forniti dalla Regione, hanno un costo assai inferiore a quello delle altre città europee: ai 68 euro al mese di Milano (superiori ai 44 Torino e 51 di Roma) corrispondono i 90 di Amburgo, 111 di Madrid, 123 di Parigi, 140 di Barcellona, 144 di Berlino, i 153 di Monaco di Baviera e i 182 di Londra. Una differenza molto forte, anche tenuto conto della qualità superiore dei servizi.
Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenitalia-Le Nord, assicura 11 milioni di euro di investimenti nel 2011 su decoro, pulizia, sicurezza e comunicazione. «La soddisfazione degli utenti - spiega Biesuz - è del 77 per cento, con un aumento del 10 per cento. Il dato non ci sembra sufficiente, il nostro obiettivo è arrivare al 90 per cento, ma ci interessa sottolineare che stiamo facendo progressi».
Formigoni sottolinea l’impegno economico della Regione nel settore ferroviario: «Raccontano molte favolette su di noi, ma noi non siamo fessi e non lasciamo circolare notizie false». L’allusione è al rapporto Pendolaria di Legambiente. Spiega il governatore: «La Lombardia è al primo posto per numero di risorse investite in materiale rotabile dal 2001 al 2009: sono nove volte superiori alla media nazionale». La cifra è di 1 miliardo 248 milioni di euro, contro i 229 del Veneto, Regione seconda classificata.


La Regione assicura che non ci saranno riduzioni nei servizi né tagli dei treni e che saranno eliminati i disagi scattati con il nuovo orario su alcune tratte dei treni pendolari, incluso il collegamento tra Milano e Malpensa. Come assicura Formigoni, «la Regione continua a esercitare i suoi poteri di controllo sulle ferrovie», anche dopo la fusione tra le Nord e Trenitalia che ha portato alla nascita della società TLN, Trenitalia-Le Nord.

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