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"Faremo un nuovo decreto, servono scelte coraggiose". Salvini indica la strada per la sicurezza

Migliaia di migranti ogni giorno arrivano a Lampedusa mentre l'Europa non sembra interessata a proteggere i suoi confini meridionali

"Faremo un nuovo decreto, servono scelte coraggiose". Salvini indica la strada per la sicurezza

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La straordinaria ondata di sbarchi che si sta registrando in questi giorni a Lampedusa è un indicatore importantissimo di una stringente necessità di attivare nuove misure per la tutela e la protezione dei confini, nel nome della sicurezza nazionale ed europea. Questo il concetto espresso da Matteo Salvini nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia. Lampedusa da giorni è sotto scacco, il flusso di migranti è ininterrotto e porta ogni giorno sull'isola migliaia di migranti. Ma mentre l'Italia soffre, l'Europa, con Germania e Francia, annuncia di voler rafforzare le misure di confine. Il risultato è l'isolamento e la chiusura dell'Italia, che viene abbandonata a se stessa nella gestione di un numero così grande di irregolari.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è ancora sotto processo per il caso Open Arms ma nonostante questo non arretra nella sua idea. "Sarò in Sicilia anche per l'udienza del processo Open Arms, in agenda venerdì a Palermo: rischio fino a 15 anni per aver difeso i confini. Non sono pentito. Grandi risultati hanno bisogno di scelte coraggiose", così ha spiegato il ministro nella sua intervista la sua continua attività per trovare strade che siano percorribili per fermare l'onda di migranti irregolari. "Con questo spirito che faremo un nuovo decreto sulla sicurezza, è con la mancanza di timore che ho agito e agisco come ministro, è cancellando ogni paura che guido un partito che non si piega al conformismo da salotto", ha proseguito Salvini, rimarcando la sua linea.

"Il presente ci offre grandi occasioni, il futuro dipende dall'audacia di tutti noi", ha concluso il vicepremier. Un concetto che Salvini ha esposto anche a margine del Congresso regionale della Lega: "Le immagini che arrivano da Lampedusa mi dicono che l'Europa che non fa nulla per difendere i confini e la sicurezza del nostro Paese non può essere l'Europa dei prossimi anni, quindi mi rifiuto di pensare a un'Europa socialista che si occupa di riempirci di auto elettriche ma non fa nulla per la sicurezza". Un ragionamento che il ministro propone alla vigilia del voto per il rinnovo del parlamento europeo il prossimo giugno 2024.

Ma nonostante i continui appelli per chiedere l'intervento dell'Europa, non arrivano misure concrete per l'aiuto, mentre Lampedusa continua a subire gli arrivi e l'isola è ormai un enorme campo migranti.

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