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Il "turismo bianco" una grande opportunità economica per l'Italia

Turismo di montagna sostenibile e diversificato, la strada intrapresa dal Governo su un comparto importantissimo per l'economia del nostro Paese

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In occasione del nuovo report di Legambiente sulla crisi climatica e l’aumento delle temperature, il ministro del Turismo Daniela Santanché, ha espresso il suo parere sull'imporzanza del "turismo bianco", una vera risorsa del nostro Paese che va preservata, in quanto grande bacino di posti di lavoro e numeri importanti sull'Economia del Paese.

"I comprensori sciistici italiani costituiscono un grande bacino di ricchezza per la nostra Nazione: generano migliaia di posti di lavoro e importanti volumi d’affari, contribuendo in modo sostanziale al valore economico della montagna bianca italiana, pari a 22 miliardi di euro" ha spiegato Daniela Santanché. Senza la neve programmata – che, oltre a sostituire, va anche a integrare la neve naturale – questi numeri non sarebbero pensabili né, men che meno, raggiungibili.

I benefici del territorio... ed oltre

C'è anche da tenere conto che gli impianti di innevamento e di risalita sono tutti prodotti in Italia, questo significa che le ricadute e le esternalità positive derivanti dal loro funzionamento vanno a beneficio di un territorio ben più vasto del singolo comprensorio sciistico e riguardano tutto il Paese. "Con ogni euro investito in impianti di risalita che produce 10 euro di ricadute sul territorio. E tutto questo non può lasciare indifferenti", spiega ancora il ministro.

Un comparto strategico per l'economia

Non solo un tesoro naturale di bellezza che il mondo ci invidia, ma anche una fetta importante del turismo del nostro Paese. "Per questo il ministero vuole essere così vicino al settore, sia mettendolo al centro dell’agenda, sia con investimenti importanti. Ad oggi – come noto – abbiamo destinato oltre 250 milioni di euro a sostegno del processo di rinnovamento della montagna italiana, sotto forma di finanziamenti per interventi innovativi e sostenibili, dal punto di vista economico, sociale e ambientale". Spiega ancora la Santanché.

Guardare a un futuro sostenibile

È interesse per tutti guardare alla montagna e al turismo bianco, lavorando per la sostenibilità, mettendo in campo anche logiche di destagionalizzazione, vivibile per le comunità e visitabile per i turisti a prescindere dalle condizioni climatiche e dalla stagione. "Il Piano strategico del turismo che abbiamo adottato lo scorso anno, dotando il comparto di una visione integrata di lungo periodo, individua una serie di linee guida da seguire per passare da un modello stagionale-polarizzato a uno multi-asset" dice ancora il ministro.

Non solo sci

Turismo bianco non significa soltanto piste innevate, ma promuovere sempre più forme di turismo alternativo: "Dal quello enogastronomico a quello dei cammini, dal cicloturismo al turismo scolastico, coinvolgendo il tessuto locale di imprenditori agricoli affinché il comparto sia realmente percepito come industria in cui ciascuno non può fare a meno dell’altro".

Milano-Cortina 2026

La montagna sarà anche la grande protagonista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: "Proprio in quest’ottica, per dare sempre più centralità al comparto, stiamo lavorando con tutti gli attori interessati per tutelare e preservare la montagna italiana, partendo dalle ricchezze e dal patrimonio storico di questo settore, con l’obiettivo di promuovere la sua evoluzione e il suo consolidamento per il bene del Paese", conclude il ministro.

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