Guerra in Ucraina

"Avete il bersaglio". L'ordine, poi il missile: così il caccia russo sfiorò l'aereo Nato

I fatti risalgono al 2022. Il ministero della Difesa britannico aveva accettato la spiegazione russa per evitare un'escalation drammatica

"Avete il bersaglio". L'ordine, poi il missile: così il caccia russo sfiorò l'aereo Nato

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"Avete il bersaglio". L'ordine, poi il missile: così il caccia russo sfiorò l'aereo Nato

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Nel settembre del 2022, il mondo ha sfiorato la Terza guerra mondiale. Sopra le acque del mar Nero, un velivolo da ricognizione della Royal Air Force, un Rc-135 Rivet Joint con trenta uomini a bordo, è stato bersagliato da un missile di un Su-27 russo. Al tempo, il ministero della Difesa russo aveva parlato di “malfunzionamento tecnico”, spiegazione apparentemente accettata e riportata pubblicamente dall’omologo britannico Ben Wallace. Le testimonianze raccolte dalla Bbc, però, raccontano una storia ben diversa: il pilota russo ha consapevolmente aperto il fuoco contro l’aereo britannico.

I jet della Federazione coinvolti in questa storia sono due. Entrambi, una volta intercettato l’Rc-135, hanno ricevuto una comunicazione dal comando di terra, una frase traducibile con “avete il bersaglio” (“You have the target”). Stando a quanto riferiscono le fonti dell’emittente britannico, il linguaggio utilizzato era impreciso e ambiguo, tanto che uno dei piloti lo ha interpretato come un’autorizzazione a ingaggiare. Il missile è partito, ma non è riuscito ad agganciare il bersaglio: un colpo mancato, non un malfunzionamento. L’aereo-spia britannico ha intercettato le comunicazioni tra i due Su-27 e pare che il secondo pilota non ritenesse la frase del comando un via libera per attaccare. Ha insultato il suo gregario, ma questo ha sparato un altro missile che, fortunatamente, è caduto dall’ala senza attivarsi.

Questi avvenimenti, secondo le fonti della Bbc¸sono prove evidenti della mancanza di professionalità e disciplina nell’aviazione militare della Federazione russa. L’utilizzo nelle comunicazioni di frasi ambigue e liberamente interpretabili, piloti dal “grilletto facile” e mancanza di cooperazione tra i membri della stessa squadriglia sono un concentrato esplosivo che potrebbe avere conseguenze drammatiche. Al contrario, le forze aeree della Nato usano un linguaggio estremamente preciso quando chiedono o ricevono l’ordine di attaccare, per evitare incidenti dalle ramificazioni imprevedibili.

Rapporti su questo evento sono stati resi pubblici già ad aprile 2023 come parte dei Pentagon leaks. Nei documenti condivisi su Discord dall’aviere americano Jack Teixera l’incidente era definito come un “abbattimento sfiorato. La questione era molto più seria di quanto riportato inizialmente e avrebbe potuto configurarsi come un vero e proprio atto di guerra”.

Si può ipotizzare che questo sia il motivo per cui il ministero della Difesa britannico fosse restio a fornire tutti i dettagli sull’accaduto. Nessuna delle parti voleva un’escalation che avrebbe visto uno Paese della Nato entrare in guerra con la Russia. Inoltre, è probabile che il Regno Unito non volesse rivelare l’effettiva estensione delle sue operazioni di intelligence, che proseguono tutt’oggi e sono le uniche a coinvolgere velivoli con un equipaggio.

Le altre nazioni Nato si limitano all’utilizzo di droni, come quello statunitense abbattuto dai russi nel marzo del 2023.

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