Guerra in Ucraina

"Abbattuti sei missili Atacms". Il raid ucraino contro le basi russe in Crimea

Il ministro della Difesa russo non ha specificato dove i vettori siano stati distrutti, ma tutte le informazioni indicano come obiettivo di Kiev due aeroporti militari nella penisola occupata dal 2014.

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La Russia ha annunciato una vittoria nei cieli. Secondo quanto riportato dal ministero della Difesa di Mosca, la contraerea della Federazione ha distrutto sei missili Atacms (Army Tactical Missile Systems) di fabbricazione statunitense lanciati dall’Ucraina tra il 29 e il 30 aprile. Non è stato specificato il luogo dove è avvenuto l’abbattimento dei vettori.

Dieci velivoli senza pilota ucraini, sei missili tattici Atacms di produzione statunitense e due bombe aeree guidate Hammer di produzione francese sono state abbattute dalle difese aeree”, si legge nella dichiarazione del dicastero presieduto da Sergei Shoigu. Alcune dichiarazioni e informazioni filtrate sui social paiono indicare la Crimea come il bersaglio dell’attacco di Kiev. Il governatore filorusso della regione Sergei Aksyonov ha dichiarato che i vettori americani sono stati abbattuti nei cieli della penisola occupata dal 2014. Il canale Telegram russo Rybar, uno tra i più noti dei cosiddetti “blogger militari”, ha riferito di un attacco effettuato dagli ucraini con 12 Atacms in direzione degli aeroporti di Dzhankoy e Gvardeyskoye nelle prime ore di martedì 30 aprile. Un’informazione, questa, riportata da altri milbloggers convinti che presto anche il ponte di Kerch tornerà nel mirino delle forze armate del Paese invaso.

Un video pubblicato su X, inoltre, sembra mostrare le riprese effettuate da telecamere di sorveglianza del momento dell’esplosione delle bombe a grappolo contenuti nei vettori statunitensi. Le autorità russe hanno inoltre raccomandato ai civili di non raccogliere gli ordigni inesplosi caduti nella regione di Sinferopoli, città nella zona centrale della Crimea. Il governatore della penisola ha diffuso foto di piccole sfere che, però, non sembrano decisamente diverse rispetto ai dispositivi montati sui missili Usa.

L’amministrazione Biden ha rivelato di aver spedito in segreto gli Atacms con gittata di 300 chilometri a Kiev come parte di un pacchetto da 300 milioni di dollari approvato il 12 marzo, dopo lunghi mesi di dibattito. Lo scorso settembre, l’Ucraina è stata rifornita con vettori a medio raggio (160 chilometri). Questi dispositivi sono fondamentali per la strategia adottata dalle forze armate del Paese invaso per il 2024, concentrata sulla difesa delle posizioni e attacchi in profondità contro obiettivi sensibili nel territorio della Federazione come basi militari, centri logistici e raffinerie di petrolio.

Una strategia, questa, resa necessaria dalla carenza di munizioni e dalla rinnovata offensiva delle forze russe, che hanno ripreso l’iniziativa lungo tutto il fronte e stanno premendo sulla città di Chasiv Yar.

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