Guerra in Ucraina

Blinken apre ai raid con armi occidentali in Russia: "Decisione che spetta a Kiev"

Il segretario di Stato Usa non ha esplicitamente dato il suo sostegno a questa eventualità, ma le sue parole segnano comunque il superamento di una delle ultime linee rosse rimaste in questo conflitto

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Gli Stati Uniti hanno lasciato mano libera agli ucraini per condurre attacchi in territorio russo con armi occidentali. Durante la sua visita di due giorni a Kiev, il segretario di Stato Antony Blinken ha affermato che “non incoraggiamo né favoriamo attacchi al di fuori dell'Ucraina, ma alla fine spetta all'Ucraina prendere le sue decisioni su come condurre questa guerra”.

Parole caute e soppesate, che suonano però come un evidente superamento di una delle ultime linee rosse rimaste in piedi dopo due anni di guerra. Fin da quando sono iniziate le forniture militari, infatti, i Paesi occidentali hanno sempre subordinato l’invio di armi alla promessa che gli ucraini non le avrebbero usate per colpire direttamente il territorio della Federazione. Un’eventualità, questa, su cui Mosca ha messo in guardia affermando che l’avrebbe considerata come un’aggressione da parte della Nato. A inizio maggio, Kiev aveva ottenuto il via libera anche dal ministro degli Esteri di Londra David Cameron, che aveva sottolineato “il diritto” degli ucraini di effettuare raid in Russia utilizzando dispositivi bellici britannici. Il Cremlino aveva definito queste parole come “una pericolosa escalation”.

Il fatto che anche il segretario di Stato Usa Blinken abbia dato il sostanziale permesso di Washington a procedere in questa direzione è un sintomo della difficile situazione sul campo di battaglia. Le forze di Kiev stanno infatti perdendo terreno sia nella regione di Kharkiv, dove l’esercito di Putin ha iniziato un’offensiva il 10 maggio, sia nel Donetsk. Il 15 maggio, il comando di Kiev ha annunciato di aver inviato rinforzi nell’oblast’ settentrionale e che le truppe russe sono entrate nel villaggio di Vovchansk, dove ancora infuria la battaglia. “La situazione operativa sul fronte di Kharkiv rimane difficile, ma sta cambiando in modo dinamico. Su gran parte della nostra linea di confine sono in corso feroci battaglie difensive. Ci sono insediamenti in cui le truppe russe stanno cercando di prendere piede e di usarli per avanzare ulteriormente”, ha dichiarato Nazar Voloshyn, portavoce del gruppo strategico operativo Khortytsia dispiegato nell’area.

In contemporanea, l’esercito invasore ha effettuato un raid su Dnipro, provocando almeno due vittime, e continua a premere nel Donbass.

Il presidente Vladimir Putin ha esultato per i recenti sviluppi al fronte, affermando che le forze di Mosca avanzano in tutti i settori e che gli obiettivi che la Federazione si è posta all’inizio della guerra “si stanno realizzando”.

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