Guerra in Ucraina

Il Pentagono avverte Putin sui missili: "Pronti a difendere la Nato"

Il Pentagono ha fatto sapere che gli Usa difenderanno ogni centimetro della Nato nel caso in cui dovesse esserci un attacco nemico

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Gli Stati Uniti difenderanno i propri alleati, rispettando gli impegni della Nato, nel caso in cui un Paese terzo dovesse attaccarli. Le parole uscite dalla bocca di Sabrina Singh, portavoce del Pentagono, coincidono con un messaggio indiretto rivolto alla Russia. Nelle ultime ore, infatti, un missile lanciato da Mosca e diretto in Ucraina è transitato nei pressi della città di Oserdow, in Polonia, seguito dai sistemi radar militari di Varsavia. Il governo polacco aveva quindi fatto sapere di star valutando l’eventualità di abbattere i missili nemici che dovessero volare verso il territorio dell’Alleanza atlantica.

La posizione del Pentagono

I commenti del Pentagono sono arrivati ​​dopo che Andrzej Szejna, viceministro degli Esteri polacco, aveva affermato che la Nato starebbe considerando l'opzione di abbattere i missili russi che dovessero avvicinarsi troppo ai suoi confini, e che tale proposta dovrà essere approvata dalla parte ucraina. "Quello che l'amministrazione Biden continua a ripetere è che difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato. Se un Paese della Nato dovesse essere attaccato - certamente non vogliamo pensarci – lo difenderemo", ha detto Singh quando gli è stato chiesto di esprimere un parere in merito alle dichiarazioni di Szejna.

A proposito di Szejna, il viceministro degli Esteri polacco è stato emblematico: "All'interno della Nato si stanno analizzando vari concetti, tra cui quello di abbattere tali missili quando sono molto vicini al confine della Nato, ma questo dovrebbe avvenire con il consenso della parte ucraina e tenendo conto delle conseguenze internazionali, e poi i missili della Nato colpirebbero i missili russi al di fuori del territorio del Patto". In attesa di capire cosa e come si concretizzerà la proposta di Varsavia, gli Stati Uniti hanno chiarito di essere pronti a difendere la Nato e i suoi membri.

I missili di Mosca e le truppe Nato

La scintilla che ha fatto divampare l’incendio è coincisa con un missile russo entrato nello spazio aereo polacco lo scorso 24 marzo, durante un attacco su larga scala condotto da Mosca contro l’Ucraina. In un altro incidente avvenuto il 15 novembre 2022, un missile era volato sul territorio polacco durante un raid di Mosca, uccidendo due civili. Gli investigatori polacchi avevano però successivamente concluso che si trattava di un proiettile antiaereo ucraino vagante lanciato per intercettare l'attacco russo. L’ombra dei missi di Vladimir Putin nei pressi del territorio controllato dalla Nato ha spinto Washington a farsi avanti.

Anche se, come spiegato dal Pentagono, l'attuale priorità degli Usa è assicurarsi che "l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno sul campo di battaglia". Kiev si trova infatti ad affrontare una continua carenza di munizioni, con il Paese che ha un disperato bisogno di proiettili e missili visto che gli aiuti statunitensi - per un valore di circa 60 miliardi di dollari – sono ancora bloccati a causa delle divisioni nel Congresso.

La Nato, intanto, ha rafforzato i confini orientali spostando truppe in Polonia, Romania e Bulgaria.

La decisione dell'Alleanza atlantica era in programma da tempo, ma le ultime tensioni potrebbero portare ad ulteriori passi in avanti.

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