Guerra in Ucraina

Potente esplosione in una base russa: il blitz contro l'aeroporto dei droni

Nel territorio di Krasnodar, in Russia, un'esplosione si è verificata vicino all'aeroporto militare Primorsko-Akhtarsk. Nei giorni scorsi Kiev aveva riferito del lancio di droni Shahed iraniani dal sito colpito

Esplosione in una base russa: Mosca la usava per attaccare con i droni

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Esplosione in una base russa: Mosca la usava per attaccare con i droni

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È stata segnalata una forte esplosione nel sud della Russia, nella regione di Krasnodar, precisamente nei pressi dell'aeroporto militare Primorsko-Akhtarsk. Non un luogo qualunque ma sede di una base strategica delle forze aeree di Mosca. Nei giorni scorsi, infatti, l'aeronautica delle forze armate dell'Ucraina aveva riferito del lancio di droni Shahed iraniani proprio dal suddetto scalo situato sul territorio del Cremlino. Se così fosse, saremmo di fronte ad un tentativo - non conosciamo l'autore del blitz - di colpire un sito militare dal quale partirebbero Uav destinati a colpire il territorio ucraino.

L'esplosione nella base russa

La notizia è stata diffusa dai canali 93.ru e telegram Baza. Sul luogo dell'esplosione si è formato un cratere con un diametro di dieci metri e profondo circa quattro metri. Nello specifico, la deflagrazione sarebbe avvenuta a 200 metri dall'aeroporto locale. Mash scrive invece che, secondo i dati preliminari, potrebbe trattarsi di un tentativo di attaccare un magazzino di carburanti e lubrificanti nell'area dell'aeroporto. Stando a quanto riportato dallo stesso canale e da altre fonti, il missile sarebbe stato abbattuto da un sistema di difesa aerea, e dunque l'esplosione deriverebbe da questo.

Dal canto suo, il governatore del territorio di Krasnodar, Veniamin Kondratiev, ha confermato l'incidente ma non ha specificato cosa sia successo. "Sono in costante contatto con il capo del comune. Non ci sono state vittime o feriti. Secondo le informazioni preliminari, gli edifici residenziali e le infrastrutture non sono stati danneggiati. Ora le ragioni dell'incidente sono state chiarite", ha dichiarato sul proprio canale Telegram.

Un sito militare strategico

La Russia utilizza l'aeroporto di Primorsko-Akhtarsk per lanciare droni di fabbricazione iraniana Shahed contro l'Ucraina. Se lanciati dall'aeroporto, hanno spiegato i media di Kiev, questi Uav kamikaze impiegano circa un'ora per raggiungere il territorio ucraino. In un recente attacco aereo, Mosca ha lanciato otto di questi droni e tre missili da crociera Kalibr durante. I militari ucraini hanno tuttavia riferito di esser riusciti a neutralizzare tutte le minacce nemiche. I detriti dei droni hanno colpito tre residenze nell'oblast di Kiev, ferendo un uomo, secondo l'amministrazione militare regionale.

In ogni caso, tornando all'attacco, ancora senza autore, l'episodio non avrebbe causato feriti. Su Twitter, il consigliere ucraino Anton Gerashchenko ha postato un video mostrando le conseguenze dell'esplosione con il commento: "Questo è un aeroporto a partire dal quale droni e missili vengono lanciati contro l'Ucraina".

Attacco respinto

In merito a quanto anticipato, la Russia ha lanciato un attacco di droni durante la notte a Kiev. Lo ha detto Serhiy Popko, generale a capo dell'amministrazione militare ucraina. Secondo il funzionario militare ucraino i sistemi di difesa aerea hanno respinto l'attacco. "Un altro attacco nemico a Kiev", ha detto Popko, "in questo momento, non ci sono informazioni su possibili vittime o danni". Testimoni hanno riferito di aver sentito esplosioni simili al suono dei sistemi di difesa aerea, ma non ci sono informazioni immediate sulla portata dell'attacco.

Nelle scorse ore un allarme aereo è scattato in diverse regioni dell'Ucraina. I russi hanno lanciato droni d'attacco da sud e la difesa area è entrata in azione a Kiev, dove i cittadini sono stati invitati a recarsi nei rifugi.

Per ore, le forze armate ucraine hanno segnalato la minaccia dell'uso di droni d'attacco nella regione di Kherson, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Vinnytsia, Zhitomyr e Kirovohrad; poi l'allarme è scattato anche nella regione di Cherkasy.

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