Guerra in Israele

Il mistero della fossa comune con 180 morti nell'ospedale di Gaza

Secondo la protezione civile palestinese sarebbero stati recuperati 180 corpi all'interno del complesso medico Nasser, a Khan Younis. La notizia è stata riportata da Al Jazeera e non è stata verificata in modo indipendente

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Nuova denuncia da parte delle autorità di Gaza. Stando a quanto riportato da Al Jazeera, la protezione civile palestinese ha comunicato di aver trovato 180 corpi in una fossa comune nel complesso medico Nasser a Khan Younis, nella parte centrale della Striscia. Le Idf hanno lasciato l’area il 7 aprile, dopo quattro mesi di combattimenti.

Secondo Hamas la scoperta “riafferma la portata dei crimini e delle atrocità commesse dall'esercito di occupazione sionista”. I soccorritori dell’exclave hanno affermato che negli ultimi giorni stono stati trovati 210 corpi nell’ospedale e 2mila persone risultano ancora disperse. I due più importanti nosocomi della città, Amal e Nasser, sono attualmente inattivi a causa dei danni subiti durante le operazioni dell’esercito israeliano, che hanno attaccato le strutture per stanare i terroristi che li utilizzavano come centro di comando mischiandosi ai civili e al personale medico. Sempre secondo la protezione civile palestinese, dal 1° aprile ad oggi sarebbero stati recuperati un totale di 400 corpi e sarebbe stata trovata anche un’altra fossa comune, con all’interno una dozzina di cadaveri, nei dintorni dell’ospedale Al-Shifa.

La notizia non è stata verificata in modo indipendente e non è noto se i morti siano stati seppelliti dalle Idf o dalla stessa Hamas. Ignota, inoltre, è anche l’appartenenza o meno delle persone seppellite nell’ospedale all’organizzazione terroristica. Si sa che Al Jazeera è un media allineato con la causa palestinese, dunque le informazioni riportate potrebbero non essere state controllate in modo approfondito.

Non sarebbe la prima volta dall’inizio del conflitto. Il caso più eclatante è stato quello dell’ospedale Al-Ahli di Gaza City, dove a ottobre un missile malfunzionante della Jihad islamica palestinese aveva causato alcune decine di vittime. In un primo momento, i media internazionali e diverse nazioni avevano accusato Israele di aver bombardato il complesso e di aver provocato 500 morti. Audio e video pubblicati dalle Idf avevano poi scagionato le forze dello Stato ebraico.

L’utilizzo di ospedali e ambulanze da parte di Hamas è stato verificato durante gli interrogatori di miliziani e ufficiali dell’organizzazione catturati nella Striscia. All’interno delle strutture, inoltre, i soldati di Tel Aviv hanno trovato armi, divise e computer contenente materiali d’intelligence.

Sotto le strutture, inoltre, sono stati scavati numerosi tunnel in cui i terroristi si sono nascosti e, probabilmente, hanno tenuto per un certo periodo anche gli ostaggi.

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