Guerra in Israele

Per gli imam d'Italia Israele diffonde fake: "I bambini decapitati? Sono notizie false..."

Dalle moschee nostrane nessuna condanna per le atrocità commesse da Hamas: "I palestinesi sono i veri padroni di quella terra; le azioni contro gli occupanti come la vostra Resistenza"

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Israele diffonde fake news, mentre quella di Hamas è «resistenza». Gli imam di alcune delle più importanti moschee italiane non hanno dubbi da che parte schierarsi. Persino Izzedin Elzir, imam di Firenze, nativo di Hebron, rinomato per essere un moderato aperto al dialogo interreligioso, stavolta in occasione della manifestazione di solidarietà alla Palestina, ha detto: «Se tieni un animale in carcere per 16 anni, alla fine ti graffia».

Il riferimento è ovviamente ad Hamas che governa Gaza dal 2006. E, poi, ha aggiunto: «Quando ho saputo dei cinquanta bambini ebrei decapitati quasi mi sono messo a piangere, ma in Palestina ho contatti con tutti e tutti mi hanno smentito la decapitazione dei bambini, i giornali però continuano a scriverlo». Anche Mohamed Ben Mohamed, imam della «chiacchierata» moschea di Centocelle nella periferia Est di Roma dove più volte anche in passato i suoi fedeli hanno difeso le azioni dei terroristi, ritiene che le notizie sui bambini decapitati siano false e, in numerosi post della sua pagina Facebook, attacca duramente Israele e «i sionisti».

Ma quel che è ancora più grave è la legittimazione dei jhadisti di Gaza: «Hamas è una parte di questo popolo, nel 2006 ha vinto le elezioni. Ma io - dice Ben Mohamed Mohamed - credo che tutte le tendenze, sia laiche che religiose siano sullo stesso fronte per quanto riguarda l’occupazione israeliana». Le sue azioni, dunque, sono «frutto di una resistenza legittima». Una tesi sostenuta anche da Saad Hassan Wagih, imam dell’Associazione Comunità islamica reggiana, che ribadisce: «I palestinesi sono i padroni di quella terra, l’occupazione israeliana è nata dopo.

Questo non è solo il mio parere ma anche delle Nazioni. È – dice interpellato da una emittente televisiva locale - resistenza contro l’occupazione, la gente ne ha diritto come l’Italia ha fatto resistenza contro il fascismo». Interpellato sui terroristi di Hamas bolla come «bugie senza documenti» le uccisioni dei bambini israeliani e dichiara: «Io non posso giudicare qualcuno per quello che fa, non conosco i suoi motivi. Io parlo della causa palestinese».

A Pisa, invece, hanno fatto molto scalpore le parole rilasciate qualche giorno fa al quotidiano La Nazione dall’imam Mohammad Khalil: «Qui non si tratta di condannare o meno l’azione di Hamas, ma di comprendere la legittima volontà del popolo palestinese di autodeterminarsi: i raid di questi giorni non sono un’aggressione ma resistenza». E, infine, non si può non citare Ali Abu Shwaima, imam di Segrate che, intervistato dalla trasmissione L'Aria che tira su La7, rivolgendosi al conduttore David Parenzo, aveva dichiarato: «Hamas è stata classificata da voi, - riferendosi ai giornalisti - dall'Italia, dall'Europa come un'organizzazione terrorista, quindi avete tappato tutte le bocche, quindi, non fatemi questa domanda».

E, quando si è trattato di prendere le distanze da Hamas, Shwaima ha buttato la palla in tribuna domandando a Parenzo: «Perché non fai una riflessione sul governo israeliano che, anche se è un governo eletto, deve rispettare i diritti dell'uomo, le risoluzioni dell'Onu, i cittadini inermi che non hanno nessuna colpa, i bambini e non bombardare con 4 tonnellate di bombe».

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