Guerra

Israele pronto all'offensiva di terra nel sud di Gaza: l'Egitto sposta i tank lungo il confine

I segnali di un’imminente offensiva israeliana nel sud della Striscia di Gaza si moltiplicano. L'Egitto ha inviato circa 40 carri armati e mezzi corazzati nel nord-est del Sinai

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È partito il conto alla rovescia per l’avanzata delle Forze di difesa israeliane (Idf) nel sud della Striscia di Gaza. I segnali di un’imminente offensiva si moltiplicano, e non coincidono soltanto con ulteriori attacchi su Rafah e con l’evacuazione di centinaia di migliaia di persone dalla suddetta città. Nelle ultime due settimane l’Egitto ha infatti inviato circa 40 carri armati e mezzi corazzati nel nord-est del Sinai, come parte di una serie di misure per rafforzare la sicurezza lungo la sua frontiera con Gaza.

La mossa dell’Egitto

La mossa dell'Egitto è facilmente spiegabile. Il dispiegamento dei mezzi ha avuto luogo prima dell’espansione delle operazioni militari israeliane attorno alla città di Rafah, dove gran parte della popolazione locale ha cercato sicurezza acuendo i timori del Cairo che i palestinesi possano essere presto costretti a lasciare l’enclave in massa dirigendosi verso l’Egitto. Nelle scorse ore, del resto, gli aerei da guerra israeliani hanno colpito la città, mentre il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato ai militari di prepararsi a evacuare gli sfollati.

Nello specifico, attacchi aerei israeliani hanno ucciso almeno 28 palestinesi nella notte, in vista di un'offensiva di terra che si preannuncia ormai imminente. Netanyahu, tuttavia, non ha fornito dettagli o una tempistica per l'operazione a Rafah dove più della metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza sono ammassati, molti dei quali sono arrivati dopo gli ordini di evacuazione israeliani. Non è chiaro dove questi abitanti potrebbero trovare rifugio ed ecco, come detto, che l’Egitto ha pensato bene di rafforzare i propri confini in vista di ipotetici disordini pubblici.

Cosa succede nel sud di Gaza

Hamas ha intanto avvertito che un'offensiva israeliana a Rafah potrebbe provocare "decine di migliaia di morti e feriti". "Fonti mediche hanno riferito che 25 cittadini sono stati uccisi e altri feriti quando l'occupazione ha bombardato le case nel centro e nel nord di Rafah dalla scorsa notte", ha detto l'agenzia ufficiale palestinese Wafa. L'agenzia ha inoltre osservato che le navi da guerra israeliane, di stanza nel Mediterraneo, "sparano intensamente" contro la costa del governatorato di Rafah. Ricordiamo che Israele ha annunciato lo sviluppo di un piano per espandere la sua offensiva militare a Rafah, al confine con l'Egitto, assicurando però che lo spiegamento comporterà la previa evacuazione dei civili.

A proposito di sfollati, come ha fatto presente Reuters, da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre, l’Egitto ha costruito un muro di confine in cemento sormontato da filo spinato. Ha anche costruito banchine e rafforzato la sorveglianza ai posti di frontiera, con tank e uomini armati. Egitto e Israele sono in pace da più di quattro decenni e negli ultimi anni hanno esteso i legami attraverso le esportazioni israeliane di gas naturale e il coordinamento della sicurezza attorno al confine condiviso e alla Striscia di Gaza.

Ma il rapporto è stato messo a dura prova a causa dell’attuale operazione militare israeliana a Gaza.

L'Egitto ha ripetutamente lanciato l'allarme sulla possibilità che l'offensiva di Tel Aviv possa spingere i palestinesi nel Sinai, e si è irritato per i suggerimenti di Israele di riprendere il pieno controllo del corridoio di confine Gaza-Egitto per garantire la smilitarizzazione del territorio palestinese.

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