Guerra in Ucraina

"Sono carne da cannone": così la Russia sfrutta le squadre Storm-Z in Ucraina

Reclute ubriache, soldati insubordinati, detenuti sono tra le centinaia di soldati inviati dalla Russia nelle zone più pericolose della linea del fronte ucraino

"Sono carne da cannone": così la Russia sfrutta le squadre Storm-Z in Ucraina

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Sono stati inviati nelle zone più pericolose dell'Ucraina, sulla linea del fronte e, più in generale, dove è in corso la controffensiva di Kiev. Il loro obiettivo è quello di respingere l'avanzata dei nemici, anche a costo della loro vita. La Russia ha messo in campo le cosiddette Storm-Z, squadre formate da reclute ubriache, soldati insubordinati e detenuti. Carne da cannone, dunque. Nella migliore delle ipotesi tappabuchi piazzati da Mosca in aree strategiche per evitare che gli uomini di Volodymyr Zelensky possano sfondare e riconquistare i territori perduti.

Le squadre Storm-Z

A raccontare questa vicenda sono state 13 persone a conoscenza dei suddetti battaglioni citati dall'agenzia Reuters. "I combattenti d'assalto sono solo carne da cannone", ha affermato un soldato regolare dell'unità dell'esercito n. 40318, schierato tra il maggio e il giugno scorsi vicino alla città di Bakhmut, nell'Ucraina orientale. L'uomo, anonimo, ha detto di aver prestato cure mediche ad un gruppo di sei o sette membri Storm-Z feriti sul campo di battaglia, disobbedendo tra l'altro all'ordine di un comandante di lasciarli al loro destino.

La fonte ha dichiarato di non sapere il motivo per cui il comandante gli ha dato un ordine del genere, affermando che un simile approccio evidenzia come gli alti ufficiali russi considererebbero i gruppi Storm-Z, ovvero elementi di valore inferiore rispetto alle truppe ordinarie. Dall'altro lato, i media russi hanno riferito che esistono effettivamente squadre Storm-Z, e che queste hanno preso parte a intense battaglie. Alcuni dei loro membri avrebbero persino ricevuto medaglie per il coraggio.

La "carne da cannone" della Russia

Le squadre, ciascuna composta da circa 100-150 uomini e inserite in unità dell'esercito regolare, sono state generalmente inviate da Mosca nelle parti più esposte del fronte. Pare che subiscano spesso pesanti perdite, e che siano impegnate a combattere per respingere la controffensiva ucraina ad est e a sud del Paese.

Tre dei cinque combattenti Storm-Z intervistati da Reuters hanno evocato scontri da incubo durante i quali gran parte delle loro squadre sarebbero state annientate. Per quanto riguarda la loro composizione, i gruppi ospitano tra le loro fila detenuti che si offrono volontari per combattere in cambio della promessa di grazia, oltre a soldati regolari che devono scontare violazioni disciplinari e militari dediti al vizio dell'alcol.

Le Storm-Z sono utili al ministero della Difesa russo perché possono essere schierate come fanteria sacrificabile, secondo l'organizzazione Conflict Intelligence Team. "I combattenti Storm vengono semplicemente inviati nelle parti più pericolose del fronte, in difesa e in attacco", ha spiegato a Reuters. Anche se Mosca non ha mai ammesso la creazione di unità Storm-Z, i primi report sulla loro esistenza sono emersi lo scorso aprile quando l’Institute for the Study of War ha citato un presunto documento russo sulla formazione delle squadre.

Il precedente

Facendo eco ai "battaglioni punitivi" creati da Stalin per quei soldati che avevano lasciato i loro posti durante la Seconda Guerra Mondiale, le Storm-Z - termine non ufficiale utilizzato dalle truppe russe – non sarebbero altro che squadre formate da uomini sacrificabili.

Nella storia della Russia esistono non a caso precedenti di delinquenti costretti a entrare in unità combattenti.

Nel 1942, quando l'Armata Rossa si stava ritirando dall'avanzata nazista, Stalin ordinò ai soldati che erano stati presi dal panico o avevano lasciato i loro posti di formare, appunto, "battaglioni punitivi" schierati nelle parti più pericolose del fronte. Proprio come i membri delle Storm-Z.

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