Guerra in Israele

"Stop ai fondi per i palestinesi". La mossa dell'Ue contro il terrore di Hamas

La Commissione europea ha deciso di fermare immediatamente i finanziamenti per i programmi di sviluppo nei territori controllati dai palestinesi. Entro il 2024 sarebbero stati oltre mille miliardi

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L’Unione europea ha deciso la “sospensione immediata” dei pagamenti destinati allo sviluppo dei territori palestinesi, in attesa del riesame dei programmi di assistenza già messi in campo (691 milioni di euro). Lo ha annunciato il commissario per l’Allargamento Oliver Varhelyi, sottolineando che “la portata del terrore e della brutalità contro Israele e il suo popolo è un punto di svolta. Le cose non potranno andare avanti come al solito”.

La decisione è arrivata dopo una giornata di discussioni alla Commissione di Bruxelles, in cui i portavoce dell’istituzione hanno ribadito il fatto che “l’Unione non finanzia in alcun modo Hamas o le sue attività”. La portavoce Ana Pisonero ha aggiunto che “l’Europa ha sostenuto il progetto palestinese di costruzione dello Stato ai sensi delle priorità identificate assieme ai Paesi membri. Al momento la Commissione sta valutando come i recenti tragici eventi passano avere effetti sull'attuale e futura assistenza allo sviluppo”.

La rappresentante di palazzo Berlaymont ha anche ricordato che i fondi dei 27 “sostengono i servizi essenziali per la popolazione palestinese e contribuisce alle spese dell'Autorità palestinese per l'assistenza sanitaria, assistenza sociale per le famiglie vulnerabili e per i salari degli impiegati pubblici”. Il portavoce del servizio di Azione estera Peter Stano ha dichiarato che le istituzioni comunitarie sono in contatto “con i partner della regione, in particolare con quelli che hanno influenza su ciò che accade sul campo. Stiamo cercando di spiegare loro quanto sia dannoso quello che sta facendo Hamas. Hamas sta creando danno alla causa palestinese”.

La decisione dell’Unione europea ha fatto seguito a quella dell’Austria, il cui annuncio è stato fatto attorno alle 12 di lunedì 9 ottobre. Il ministro degli Esteri di Vienna Alexander Schallenberg ha dichiarato che il suo Paese avrebbe sospeso l’erogazione di quasi 20 milioni di euro stanziati per vari progetti nei territori controllati dai palestinesi. “L'entità del terrore è così orribile che non possiamo tornare all'attività di sempre. Pertanto, per il momento, sospenderemo tutti i pagamenti della cooperazione allo sviluppo austriaca”, ha affermato il ministro. Anche la Germania ha comunicato di star valutando una misura simile, mentre la Repubblica Ceca si è da subito schierata dalla parte di Israele, annunciando che avrebbe fatto pressione nelle istituzioni comunitarie affinché “l’odio per lo Stato ebraico non venga diffuso con i soldi europei”. Fino a questo momento l’Unione è stato uno dei partner più importanti dell’Autorità palestinese e, dal 2021 al 2024, avrebbe dovuto erogare un totale di 1.

177 miliardi di euro in supporto finanziario.

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