Economia

Inflazione azzerata: mai così bassa da 50 anni

Nel mese di luglio l'Istat ha rilevato una variazione nulla nell'indice dei prezzi, sia rispetto a giugno sia rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Prezzi al consumo in netto ribasso. In Europa la disoccupazione è da record (9,4%)

Inflazione azzerata: mai così bassa da 50 anni

Roma - Quasi nessuna variazione dei prezzi al consumo. L’indice nazionale per l’intera collettività, relativo al mese di luglio, presenta infatti una variazione nulla sia rispetto a giugno sia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo comunica l’Istat. Si tratta del livello minimo da cinquant’anni. In base alla stima provvisoria, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra nel mese di luglio una variazione di -1,2% rispetto al mese precedente e una variazione di -0,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Intanto continua a salire la disoccupazione in Europa: 9,4% nell’area euro, il tasso più alto dal 1999 ad oggi.

Giù abitazione, acque ed elettricità Sulla base dei dati finora pervenuti gli aumenti congiunturali più significativi dell’indice per l’intera collettività si sono verificati per i capitoli trasporti e ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,4% per entrambi), altri beni e servizi (+ 0,2%); una variazione nulla si è registrata nel capitolo abbigliamento e calzature. Variazioni negative si sono verificate nei capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,6%),  alimentari e bevande analcoliche (-0,4%), servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%).

Eurolandia: -0,6% a giugno I prezzi al consumo nella zona euro hanno fatto un salto verso il basso a luglio. Secondo le stime di Eurostat, l’inflazione nel mese è stata del -0,6% su base annuale. Se il dato verrà confermato, si tratterà del secondo mese consecutivo di inflazione negativa, dopo il -0,1% di giugno. Si tratta dei primi mesi di inflazione negativa dalla creazione della moneta unica nel 1999. Le cifre dettagliate e definitive saranno pubblicate da Eurostat intorno alla metà del prossimo mese.

Disoccupazione Ue da record Secondo i dati pubblicati oggi da Eurostat e corretti dalle variazioni stagionali, nell’insieme dell’Unione Europpea il tasso di disoccupazione non supera l’8,9%, il più alto dal 2005. In maggio il numero dei disoccupati iscritti nelle liste di collocamento dell’UE era rispettivamente al 9,3 ed all’8,8%, nel giugno 2008 al 7,5 ed al 6,9%. Nel giugno 2008, il tasso era rispettivamente al 7,5 e 6,9. I più colpiti sono sempre i giovani, con un tasso del 19,5% nell’area euro e del 19,6% nell’UE. Un anno fa era rispettivamente al 15,2% ed al 15,1%. Il che vuol dire che sono loro ad aver pagato il maggior prezzo della crisi. Con un 7,4%, che risale tuttavia al mese di marzo, l’Italia si colloca nettamente al di sotto della media, come anche per le donne con un 9,5% che risale tuttavia al mese di aprile, a fronte di un 9,7% per l’area euro e di un 8,9% per l’UE. Il numero di nuovi disoccupati non supera i 246.000 nell’UE dei quali 14.896 nell’area euro.

Sia pure per un soffio, non solo l’UE ma anche l’area euro registrano un dato migliore di quello degli Usa che arrivano ad un 9,5%, ma peggiore di quello del Giappone (5,2%).

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