Inquinamento acustico: un altro fattore di rischio per la salute degli italiani
20 Dicembre 2015 - 19:04Questo il quadro del rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano del Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente
L’undicesimo rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano realizzato dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Ispra/Arpa/Appa) informa che le città italiane pur lottando contro l’inquinamento per migliorarne l’aria, stanno perdendo la battaglia contro il rumore, ormai sempre più presente.
I dati fotografano quindi la condizione di 85 aree urbane, sul fronte di diversi ambiti sensibili, tra cui spiccano suolo e territorio, rifiuti, qualità dell’aria, inquinamento acustico, trasporti e mobilità.
E se respirare bene conta, in gioco c’è anche la salute a rischio di milioni di italiani , di soccombere al rumore, fattore non secondario per chi vive in contesti associati: secondo i dati, nelle 85 città prese in esame, nel 2014 ci sono state 1.332 attività di controllo, contro le 1.602 dell’annata precedente, ma nel 52% dei controlli effettuati è stato rilevato il superamento dei limiti normativi di inquinamento acustico. L’asticella insomma si è alzata, di poco, ma non è un bene. Fenomeni spesso interconnessi quelli legati all’inquinamento dell’aria e al rumore in un paese dove il verde pubblico è meno del 5% in 64 comuni su 85; Roma e Milano si confermano come le città dove è più alto il valore della superficie di suolo consumato: all’estremo si collocano città come Savona e Aosta.
Non buone anche le metriche sul numero di incendi che hanno interessato il patrimonio boscato urbano, con 1.
658 episodi tra il 2009 e il 2013.