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International Art Sale «brilla» a 9,9 carati

Top lot uno zaffiro Kashmir ottagonale Saccucci: «I gioielli? Investimento sicuro»

Angelo D'Angelo

Uno zaffiro Kashmir ottagonale del peso di 9,91 carati sarà il protagonista dell'asta in programma il 4 dicembre alla International Art Sale di Milano, specializzata in gioielli, argenti e orologi. La base d'asta è di 280.000-380.000 euro. «È il nostro topo lot - spiega l'amministratore unico della casa d'aste Gianfranco Saccucci - ma abbiamo anche numerosi lotti di argenteria design firmati dai più grandi stilisti italiani del settore come Buccellati, De Vecchi. Vallé, Cacchione perché il made in Italy è sempre molto ricercato dalla clientela nazionale e soprattutto internazionale».

In catalogo anche orologi. «Il top lot è un Rolex Daytona Leopard Ref 116598 in oro, diamanti e topazi con base d'asta 30.000-32.000 euro», aggiunge Saccucci. Da segnalare anche un Franck Muller Casablanca anniversario 10 Anni tiratura limitata (7.500-8.000 euro), un Patek Philippe Nautilus Ref 7010/1 (20.000-25.000 euro) e un Iwc Calendario perpetuo serie limitata (18.000-20.000 euro). «Avremo in asta anche una raccolta di icone russe e, soprattutto, gioielli italiani delle firme più ricercate come Marina B e Sabbadini», ricorda Saccucci evidenziando come «diamanti e rubini oggi sono molto richiesti anche con finalità di investimento».

L'amministratore unico di International Art Sale, gemmologo con un'esperienza ultratrentennale nel settore delle aste, sottolinea come «il valore intrinseco dei gioielli resti elevato anche dopo che lo si è posseduto per diversi anni». Un investimento che conserva il proprio valore, che abbellisce le nostre vite e che è sempre liquidabile. «Un diamante si può sempre vendere anche dopo averlo indossato, mentre attualmente altre forme di investimento nell'arte e nell'antiquariato classici stanno attraversando una fase di calo delle quotazioni» anche per via del grande exploit del contemporaneo. Come affermava il noto slogan, «un diamante è per sempre» e, a differenza di altri investimenti, non è soggetto alla volatilità delle mutevoli sensibilità estetiche. I gioielli firmati, i diamanti e le pietre preziose lavorati dai grandi gioiellieri internazionali possono considerarsi, quindi, una buona soluzione per diversificare il proprio portafoglio. Saccucci ha tuttavia un piccolo cruccio. «Purtroppo spesso nelle aste i lotti più pregiati sono aggiudicati ad acquirenti stranieri» conclude, ricordando un rubino di 4 carati recentemente venduto all'estero per 370mila euro.

È un po' come fare a meno di un gioiello di famiglia per recuperare liquidità.

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