Interni

Addii, proteste e scontri: terremoto in +Europa dopo il post contro la Natività

La card social sulla Sacra famiglia "alternativa" ha scatenato le polemiche da più parti, anche interne a +Europa che l'ha realizzato

Addii, proteste e scontri: terremoto in +Europa dopo il post contro la Natività

Ascolta ora: "Addii, proteste e scontri: terremoto in +Europa dopo il post contro la Natività"

Addii, proteste e scontri: terremoto in +Europa dopo il post contro la Natività

00:00 / 00:00
100 %

Se +Europa voleva far parlare di sé nel giorno di Natale, ci è riuscita. Anche se la stragrande maggioranza non ne parla affatto bene. La card provocatoria sulla Sacra Famiglia che ha scosso i social nel giorno della nascita del Signore ha causato molte polemiche interne ed esterne al partito, tra chi considera volutamente "irritante" la rappresentazione con due Madonne e, ancor più, con due San Giuseppe. Ma d'altronde non deve stupire la nuova rappresentazione del partito, considerando che già nel 2006, diciassette anni fa, quelli che furono La Rosa nel pugno fecero praticamente lo stesso. In vent'anni è cambiato solo il nome, ma la composizione di quella compagine politica non è stata modificata e così il presepe Lgbtq di Montecitorio con due Barbie che rappresentavano la due Madonne per chiedere i Pacs oggi sono state sostituite dall'intelligenza artificiale.

"Il bello delle tradizioni è che possono cambiare! Buone feste da +Europa", si legge nel post in cui nei quattro quadranti sono presenti altrettante rappresentazioni della Sacra famiglia. Oltre a quelle giù citate e a quella tradizionale con San Giuseppe, nella quarta la Madonna nera è affiancata da un bambino di colore. La provocazione infantile è stucchevole che colpisce la religione maggiormente praticata nel Paese non è piaciuta a molti nemmeno a sinistra e così addirittura c'è stato chi ha lasciato il partito dopo questa pubblicazione. "Se +Europa pensa di difendere la diversità con ammiccamenti ipocriti alla tradizione, io per il ruolo della Madonna lesbica non sono disponibile. Addio a Più Europa e buon suicidio politico (non assistito)", ha dichiarato Anita Likmeta, imprenditrice italiana nata in Albania, ex candidata alle ultime elezioni politiche, in pieno scontro con il partito di sinistra.

"+Europa non ha minimamente idea di quale scempiaggine va dicendo. Profonda ignoranza teologica e religiosa ed analfabetismo lessicale. La tradizione, per statuto, è tale se non cambia, non muta. A Wimbledon ancora tutti si adeguano a indossare divise bianche se vogliono giocare", si legge nei commenti, tra i quali compare anche quello di Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega: "Vergogna! Abbiate rispetto delle nostre tradizioni. Non capisco a chi possa dare fastidio un presepe che ritrae un padre e una madre. Basta finto buonismo" Solo buon senso e rispetto per le nostre radici cristiane e i fedeli di tutto il mondo". Migliaia anche i commenti di chi fa notare che, senza questo tipo di provocazioni, +Europa non avrebbe il minimo rilievo nelle discussioni social.

"La guerra culturale va abbandonata, non inseguita. Spero vi rendiate conto come le proposte concrete che fate vengano offuscate da errori di comunicazione di questo genere", si legge in un commento. E ancora: "Provate a postare un Maometto che cambiando le tradizioni musulmane si accoppia con un uomo. O sua madre che convive con un'altra donna e si ubriaca. L'unica tradizione che vorrei cambiasse è che quegli italiani che ancora votano per voi si svegliassero", scrive chi fa notare l'ipocrisia dei messaggi contro la religione cattolica. Viene poi fatto notare come sia in conseguenza di questi messaggi che il partito non riesca a convincere gli italiani: "Ecco spiegato il perché questi contino come il 2 di briscola quando l’asso è bastoni".

A fronte delle proteste è arrivato il claudicante intervento di Riccardo Magi, portavoce di +Europa, evidentemente soddisfatto di aver fatto parlare del proprio partito: "Una cartolina di auguri postata sui social di Più Europa per celebrare lo spirito di inclusività e amore che dovrebbe contraddistinguere il Natale viene addirittura accusata di blasfemia. C'è chi usa i simboli religiosi contro le minoranze di questo Paese e c'è chi come noi vuole unire e mandare un messaggio di pace e libertà in un momento di festa come il Natale.

Chi si scandalizza ritrovi la stella cometa del buon senso".

Commenti