Interni

Addio reddito con altri 32mila sms

I dati dell'Inps. Si riduce la platea del sussidio. Volano le assunzioni: 470mila posti

Addio reddito con altri 32mila sms

Ascolta ora: "Addio reddito con altri 32mila sms"

Addio reddito con altri 32mila sms

00:00 / 00:00
100 %

I chiaroscuri del mercato del lavoro si leggono in filigrana negli ultimi dati forniti dall’Inps. Da oggi, infatti, altre 32mila persone, che fin qui hanno goduto del reddito di cittadinanza, escono dalla tutela del sostegno economico fornito a chi è senza lavoro.
Allo stesso tempo, però, l’Istituto di previdenza segnala che l’occupazione cresce. E cresce con numeri importanti.
Secondo i calcoli dell’Osservatorio del precariato dell’Inps, infatti, a maggio 2023 si registra un saldo annualizzato positivo tendenziale (rispetto quindi a maggio 2022) pari a +478.000 posizioni di lavoro. Di queste, peraltro, ben 385mila riguardano assunzioni a tempo indeterminato.
«Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc si legge nel messaggio che sarà diffuso oggi a oltre 32mila persone -. Dal primo settembre parte la nuova misura Supporto Formazione e Lavoro». I destinatari del messaggio, spiegano all’Inps, sono considerati occupabili (senza componenti disabili, minori o over 60 in famiglia e non presi in carico dai servizi sociali) che avranno l’assegno sospeso da settembre dopo la fruizione di sette mesi nel 2023.
È la seconda volta che l’Inps si attiva tramite sms per avvertire i percettori del reddito sulla cessazione dell’erogazione. La prima volta, a giugno, la novità ha fatto molto discutere. In quel caso si trattava di 169mila famiglie che perdevano il reddito. Vale a dire nuclei familiari in cui non sono presenti disabili, minori o over 65 come prevede la nuova normativa. L'ultima rata che hanno percepito è dunque quella del 27 luglio scorso.
Dal primo settembre, dunque, per gli occupabili che escono dal Reddito scatterà il «Supporto per la formazione e il lavoro» (Sfl) e dal primo gennaio 2024 l’Assegno di inclusione (Adi) destinato invece ai nuclei con disabili, minori, over 60 o componenti in condizione di svantaggio. E sempre dal primo settembre debutterà la nuova piattaforma per il lavoro: si chiama Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) e l’obiettivo è far incontrare domanda e offerta e intercettare anche corsi di formazione e riqualificazione. Istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e realizzato dall’Inps, punta all’interoperabilità dei diversi sistemi e quindi all’incrocio dei dati: qui confluiranno tra l’altro le proposte dei centri per l’impiego e delle agenzie per il lavoro.


Sul mercato del lavoro l’Osservatorio del precariato sottolinea che nei primi cinque mesi del 2023 il saldo dei nuovi contratti è saldamente positivo con un più 809mila e che sono aumentati e che è aumentato l’utilizzo dei voucher (17mila, pari a un +9%).

Commenti