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"È in aspettativa da sei anni". Schmidt zittisce Conte sulla sua candidatura

Il neo candidato a sindaco di Firenze risponde a tono all'ex presidente del Consiglio e sfida anche gli altri rappresentanti fiorentini della sinistra: "Andranno in aspettativa pure loro?"

"È in aspettativa da sei anni". Schmidt  zittisce Conte sulla sua candidatura

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"È in aspettativa da sei anni". Schmidt zittisce Conte sulla sua candidatura

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La candidatura annunciata da Eike Schmidt a sindaco di Firenze per il centrodestra ha già fatto scaturire uno scontro dialettico con il fronte politico opposto: in particolare modo con Giuseppe Conte. Il tema di sconto riguarda la questione dell'aspettativa da direttore generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte del neo rappresentante locale in vista delle Comunali nel capoluogo toscano i prossimi 8 e 9 giugno. L'ex direttore degli Uffizi, sul tema, rilancia e fa il suo esordio nella dialettica politica pura e lo fa direttamente contro il leader del Movimento 5 Stelle.

"La legge è uguale per tutti. Come sapete – dice ai giornalisti presenti a Firenze – c’è un professore universitario di Firenze, Giuseppe Conte, che ormai è in aspettativa da sei anni per attività politica. Quindi vale anche per i dirigenti", è la punzecchiatura tutt'altro che celata. E ancora: "Mi metto in aspettativa e mi auguro che anche altri candidati come il rettore dell’università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, e l’assessora comunale al Sociale, Sara Funaro, che sono già in piena campagna elettorale, anche se nel primo caso - punge ancora - non è chiaro se si candida in prima persona ma comunque fa attività politica giorno e notte, facciano altrettanto.

Le regole sono le stesse per tutti".


Insomma, il debutto assoluto di Schmidt nella politica attiva è già piuttosto vibrante, con il candidato del centrodestra a primo cittadino di Firenze che ha anche annunciato che si dimetterà da direttore di Capodimonte nel caso i cittadini fiorentini lo designeranno nelle urne per insediarsi a Palazzo Vecchio. Insomma: rispediti in un solo colpo tutte le critiche e polemiche che vedevano nella sua corsa al comune toscano un possibile profilo di ineleggibilità e di conflitto di interessi. In attesa di capire chi lo sfiderà ai seggi per i 5 Stelle. Sarà alla fine il radicale Montanari oppure i grillini dovranno alla fine cercare altrove?

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