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Attenti ai pantaloni a vita bassa: provocano «soufflè» di ciccia sui fianchi

L'allarme lanciato dagli esperti a Roma, all'ultimo congresso nazionale di Medicina estetica, in cui si è parlato anche dell'aumento dei pazienti maschili e dei nuovi prodotti cosmetici «only for men»

Moda e costume modificano la figura sia femminile che maschile. La prova, secondo gli esperti, si trova negli effetti dell'uso dei pantaloni a vita bassa, che dilaga negli ultimi anni soprattutto tra i giovani.
Ecco, questo abbigliamento che comporta lingerie e collant scivolati a metà fianco, sarebbe nemico della bellezza e provocherebbe degli antiestetici « soufflé di ciccia» sui fianchi.
Se ne è parlato ampiamente a Roma, all'ultimo congresso nazionale di medicina estetica, il XXXV della società SIME che rappresenta circa1.300 medici in tutta Italia.
«Spesso - afferma Francesca Mazzeo, chirurgo plastico ed estetico di Parma - abbiamo notato nella donna che il tessuto adiposo, negli ultimi 7-8 anni, tende a distribuirsi più frequentemente a livello della parte alta del fianco, nella regione lombare e del dorso. In passato, invece, era a livello trocanterico».
Questa inedita conformazione della donna presenta evidenti «maniglie dell'amore» e una forma ad ali di farfalla, chiamata appunto «butterfly shape».
Per gli esperti sarebbe appunto causata dall'abbigliamento a vita bassa, che spezza la linea dei fianchi.
I pantaloni che si appoggiano molto in basso provocherebbero un microtrauma, una congestione dei tessuti adiposi che rompe la normale struttura del fianco forma.
L'effetto è proprio l'opposto delle guaine elasto-compressive che i chirurghi consigliano alle pazienti dopo interventi di liposcultura, per migliorare il risultato.
Per i medici del settore , la soluzione del problema, oltre a cambiare il guardaroba, starebbe appunto nella liposcultura.
«Ma non tutta la ciccia in eccesso è tessuto adiposo: la cellulite è sempre in agguato e il trattamento va mirato e personalizzato sulla paziente», avverte Emanuele Bartoletti, presidente del congresso della SIME.
«La cellulite - spiega- è una patologia 'evolutiva' del tessuto adiposo, dalla quale non si guarisce e che si può soltanto cercare di gestire, perché altrimenti si rischia di andare verso una situazione invalidante:le gambe diventano pesanti, cominciano a far male, non si muovono più bene, compaiono difficoltà nel camminare...».
Al congresso si è anche parlato delle nuove regole della bellezza, della richiesta di interventi non «deturpanti» ma sempre più soft e duraturi, apprezzati anche dal pubblico maschile, come le nuove terapie antiaging e i trattamenti a base di fili di sospensione riassorbibili per il collo e il viso.
La medicina estetica al maschile, con le nuove tendenze, in numeri in aumento e la tossina botulinica «for men», rappresenta uno dei temi più nuovi del congresso di medicina estetica.
In passato l'uomo andava dal medico estetico accompagnato da fidanzata o moglie, magari di malavoglia, mentre oggi lo fa di sua iniziativa. E non solo per «correggere», ma anche per prevenire i difetti della pelle.
Molto attento alla prescrizione cosmetica, utilizza prodotti ad hoc, completamente diversi da quelli delle donne.

E non c'è azienda di cosmetici di un certo livello ormai che non abbia la sua linea «maschile».

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