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"Aumento Atm? Prima sicurezza e nero"

Marco Bestetti (FdI): "Non si combattono così smog e traffico"

"Aumento Atm? Prima sicurezza e nero"

Marco Bestetti, consigliere comunale e candidato alle Regionali per FdI, oggi scatta l’aumento del biglietto Atm a 2,20 euro, il 30 gennaio dovrebbero entrare in vigore i tagli del 3 per cento a moltissime linee di tram e bus.

«Mi sembra una scelta profondamente contraddittoria rispetto allo spirito green tanto sbandierato dall’amministrazione: la lotta a smog e traffico si fa favorendo l’utilizzo del mezzo pubblico e non riducendo le corse. Ricordo che in vent’anni di governo cittadino, il centrodestra non ha mai aumentato il costo del biglietto».

Il centrosinistra in 11 anni, da quando Pisapia venne eletto sindaco a oggi, ha portato il ticket da 1 euro a 2,20 aumentandolo tre volte...

«È un aumento antistorico anche visto il periodo difficile che stiamo attraversando: le famiglie con l’inflazione che galoppa fanno fatica a far fronte alle spese di tutti i giorni e il biglietto rientra in queste. È un rialzo insostenibile e quanto mai inopportuno».

Il ritocco delle tariffe del tpl è stato autorizzato dalla Regione Lombardia, ma non obbligato. La dimostrazione è la decisione del Comune di Brescia di mantenere invariato il ticket...

«Esatto è il Comune di Milano che ha scelto di ritoccare il biglietto e la dimostrazione non è solo Brescia, ma anche la scelta dei tempi: la giunta Sala si deve assumere le responsabilità delle proprie decisioni! Tirare in ballo la Regione è un tentativo maldestro che sa tanto di campagna elettorale».

Il sindaco di Bari Decaro proprio per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico ha abbassato il costo dell’abbonamento annuale da 250 a 20 euro, Beppe Sala l’ha definito un provvedimento «demagogico».

«Se il Comune di Milano vuole dimostrare di credere in quello che professa ovvero lotta all’inquinamento e al traffico, deve essere conseguente».

Il consiglio comunale in primavera discuterà dell’introduzione della sosta a pagamento per la seconda auto dei residenti, anche se c’è chi vorrebbe estendere il pagamento alla prima.

«La sinistra è ferma agli Anni ’50 e continua a considerare l’auto un mezzo di lusso. La realtà è che l’auto è un costo che continua ad aumentare tra rincari della benzina, bollo auto, assicurazione e costi di manutenzione. Con l’introduzione di Area B il Comune ha costretto moltissime famiglie a spendere per sostituire l’auto, ma se i milanesi hanno l’auto è per esigenze famigliari o di lavoro».

C’è poi il tema dell’allarme sicurezza sui mezzi.

«Quanti sono i milanesi che non prendono in certi orari i mezzi perché sono inavvicinabili? Gli scioperi continui del personale Atm ne sono la dimostrazione. Se si vuole incentivare l’uso del mezzo pubblico si metta mano a un piano strutturale per garantire la sicurezza e l’incolumità dei passeggeri e del personale. E ancora...».

Cosa?

«C’è il tema del “salto del tornello”, ovvero del recupero dei biglietti non pagati, per la maggior parte da stranieri: prima di aumentare il costo del biglietto si trovi il modo di recuperare i biglietti evasi. Sono tutte azioni in capo al Comune che non possono essere pagate dai cittadini».

Qualche giorno fa lei ha lanciato la proposta di aprire un tavolo bipartisan Milano con il governo per la revisione dei criteri del Fondo Nazionale Trasporti.

«I criteri sono fermi al 2013 ma in questi anni Milano e la Lombardia hanno investito di più e meglio di altri nel trasporto pubblico locale. Credo che sia doveroso che alla nostra Regione e città arrivino più contributi rispetto ad altri enti locali. Questo è un tema su cui fare squadra come milanesi e lombardi.

Porterò questa proposta anche in campagna elettorale perché in linea con il tema dell’autonomia».

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