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Basilicata, giallo sul futuro di Lacerenza e Pd in subbuglio

La candidatura di Domenico Lacerenza in Basilicata manda in tilt il centrosinistra nazionale e locale. Sono insistenti le voci (smentite) di un suo ritiro

Basilicata, giallo sul futuro di Lacerenza e Pd in subbuglio

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"Voci prive di fondamento". Così fonti del Pd smentiscono il rumor, pubblicato da Repubblica, di un possibile ritiro di Domenico Lacerenza, scelto ieri da Pd e M5S come candidato alla presidenza della Regione Basilicata. Anche dal fronte pentastellato si esclude un passo indietro di Lacerenza del primario del dipartimento di oculistica di Potenza. "Assolutamente no", sarebbero state le parole di Giuseppe Conte racconta.

Eppure tutto il centrosinistra nazionale e locale è in subbuglio. Giovanni Petruzzi, già coordinatore della mozione Cuperlo, ha diffuso un documento in cui sindaci, sindacalisti e dirigenti locali del Pd chiedono che venga ritirata la candidatura di Lacerenza e si promuova "il polo dell'orgoglio lucano". Petruzzi inoltre ha definito "quanto mai opportuno ed urgentissimo" che sia convocata la direzione regionale del Pd, "che non ha mai discusso né deliberato la candidatura a presidente di Lacerenza". Il documento propone un "ravvedimento operoso" e il ritorno su Angelo Chiorazzo, cosa assai improbabile arrivati a questo punto. Certo è che i problemi in Basilicata non finiscono qui per il centrosinistra. Solo ieri, il veto del M5S alla presenza di Azione nella coalizione aveva provocato l'irritazione di Carlo Calenda che sembra tentato dal voler sostenere il presidente uscente di centrodestra Vito Bardi oppure di presentare la candidatura dell'ex governatore lucano Marcello Pittella che, alle ultime elezioni Politiche, ha preso il 10% e che gode ancora di molti consensi in Basilicata.

Anche l'area riformista del Pd è in subbuglio per il niet posto da Giuseppe Conte ai calendiani che il leader del M5S ieri ha spiegato così: "Non esprimiamo dei veti, nel nuovo corso c’è una politica con il sorriso che vuole rispettare gli altri. Ma è difficile se devi lavorare con leader che pubblicamente dichiarano che l’obiettivo è distruggere il Movimento 5 Stelle”. Intanto, Stefano Bonaccini, presidente del Pd e leader della minoranza, interpellato da 'L'aria che tira', lancia un appello: "Prima di individuare i responsabili si devono usare le prossime ore per chiedere uno sforzo di unità". E, poi, chiarisce: "Non è detto che si debbano mettere per forza insieme tutti, ma in una stagione in cui la destra ha il vento a favore sarebbe bene che chi è alternativo alla destra in Parlamento e spesso nei territori" stia insieme. "Chiedo a tutti uno sforzo di responsabilità per cercare di ripartire e trovare le ragioni di restare uniti", ha concluso Bonaccini. Anche Davide Baruffi e Igor Taruffi, i membri della segreteria nazionale incaricati da Elly Schlein di gestire la partita delle candidature, nel corso di una riunione online a cui ha partecipato anche Roberto Speranza, hanno lanciato un messaggio chiaro al Pd lucano: la candidatura di Lacerenza non è in discussione. "In molti abbiamo evidenziato le problematicità della candidatura di Lacerenza ma la linea del nazionale è chiara e nessuno vuole passare per quello che ha fatto saltare anche questo nome...

", riferiscono fonti locali all'Adnkronos.

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