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"Bertinotti non aveva timore". Meloni gela la Schlein sul no ad Atreju

Il premier punge la leader Pd sul rifiutato invito alla kermesse di Fratelli d'Italia. "Ad Atreju in 25 anni tutti i leader. Io mi sono sempre presentata quando sono stata invitata"

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"Fausto Bertinotti non aveva timore a presentarsi e dialogare". La stoccata è andata a segno facilmente. Affondata da Giorgia Meloni in punta di fioretto. Rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della propria visita a Zagabria, la leader di Fratelli d'Italia ha risposto con pungente garbo alla rinuncia di Elly Schlein alla kermesse di Atreju. Nelle scorse ore, infatti, la leader Pd aveva declinato l'invito che - secondo indiscrezioni di area dem - le era arrivato per presenziare alla manifestazione del partito meloniano. "Lo apprendo da voi, non mi sto occupando del programma di Atreju, festa aperta per antonomasia, la prima festa a immaginare confronti anche tra leader molto diversi tra loro", ha chiosato il premier al riguardo, riservando poi una frecciatina alla deputata di origini luganesi.

"C'era un tempo, molto lontano da oggi, anche in un altro clima, in cui Fausto Bertinotti non aveva timore a presentarsi e dialogare con qualcuno che era molto distante da lui. Prendo atto che le cose sono cambiate", ha infatti commentato Meloni, sottolineando implicitamente la differenza di approccio tra l'attuale leader dem e lo storico segretario di Rifondazione. "Il confronto con Fdi e Meloni si fa in Parlamento", aveva affermato Schlein a motivazione del proprio diniego. Affermazione che nei fatti non significa nulla, dal momento che l'accreditamento dell'avversario politico dovrebbe avvenire - pur nel rispetto delle reciproche differenze - anche fuori alle aule istituzionali o delle occasioni formali.

Ai giornalisti, che le chiedevano se quello della leader Pd fosse timore, Meloni ha risposto: "Non so come interpretarlo. Io mi sono sempre presentata quando sono stata invitata e sono stata quella che ha aperto agli inviti". Il premier ha poi menzionato la lunga tradizione di Atreju, che prevede proprio la presenza di esponenti di estrazione politica opposta a quella dei padroni di casa. "I leader che hanno partecipato ad Atreju negli ultimi 25 anni sono stati tutti. Io ricordo diversi capi di governo della sinistra, l'attuale commissario europeo (Paolo Gentiloni, ndr) o Enrico Letta. Sarebbe una delle pochissime volte in cui qualcuno dice di no. Ma non mi sento di giudicarla. La manifestazione di svolge lo stesso, supereremo...", ha chiosato il premier.

Chiamato indirettamente in causa, Bertinotti ha cercato dal canto proprio di smorzare ogni polemica, quasi giustificando il no della Schlein.

Ai suoi tempi - ha spiegato l'ex leader di Rifondazione - "eravamo in un altro ciclo. C'era una politica ancora forte, anche se già iniziava la fase di declino, ma eravamo ancora lontani da oggi. Due cicli totalmente diversi".

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