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“Capolista al Sud”. L'Annunziata è la nuova pasionaria del Pd

La segretaria dem prepara le prossime elezioni Europee. Lucia Annunziata pronta scendere in campo con il Partito democratico nel "collegio Sud"

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Lucia Annunziata, abbandonato il salotto televisivo di Rai 3, torna protagonista nella dinamica politica odierna. Il ruolo super partes, mai realmente interpretato, viene gettato alle ortiche una volta per tutte. La discesa in campo della giornalista ha una parte che ha un nome e cognome: Partito democratico. E una segretaria pronta a candidarla: Elly Schlein.

L'asse Schlein-Annunziata

La data da segnare in rosso sul calendario è una sola: elezioni europee di inizio giugno 2024. La partite a scacchi per il prossimo voto europeo è già iniziata. Lucia Annunziata, spiega il Corriere della Sera, è pronta a dare la sua disponibilità a Schlein e soci. Una sua candidatura sembra ormai certa. Il collegio Sud, fondamentale per i dem, sembra calzarle a pennello. E questo epilogo, soprattutto dopo il fragoroso addio della giornalista alla Rai “della destra”, è quasi scontato. Il ruolo da “capolista al Sud” per le prossime elezioni europee è l’ultimo tassello di un percorso fortemente influenzato dalla sinistra dem. Le ultime uscite pubbliche dell’Annunziata ne sono un esempio inconfutabile: prima l’attacco alla ministra Roccella, con tanto di parolaccia in diretta, poi il vittimismo contro l’occupazione “da destra” della sua Rai. Tutti segnali che, più o meno velatamente, strizzavano l’occhio al Nazareno e al nuovo corso dem.

La segretaria dem ha colto i segnali dell’ex presidente Rai, ora editorialista de La Stampa, e ha deciso di candidarla nel collegio più favorevole possibile. Nel collegio “Sud” dovrebbero rientrare anche lo schleiniano Sandro Ruotolo, ora responsabile dell’informazione dem, e l’uscente Pina Picierno che arriverebbe al terzo mandato. Altrettanto complicato è il collegio “Isole” rimasto vacante dopo l’addio di Caterina Chinnici, ora passata in Forza Italia.

Il risiko europee

Nella circoscrizione “Centro”, dove il commissario Ue Paolo Gentiloni ha dato forfait, Schlein e il suo cerchio magico giocano la partita più difficile. La capolista di questo collegio, secondo le volontà di Schlein, dovrebbe essere Marta Bonafoni, ora coordinatrice della segretaria. In lista ci sono anche Laura Boldrini, esponente del radicalismo schleiniano, e Nicola Zingaretti, distante da anni luce dal nuovo corso dem ma con un sogno nel cassetto: il nuovo ruolo di capogruppo dei Socialisti & democratici a Bruxelles. Tra questi potrebbe farsi spazio anche un altro riformista di peso del partito, attualmente sindaco di Firenze: Dario Nardella.

Il risiko del Nord, invece, è tutto da risolvere. Nel collegio “Nord-Ovest” la capolista potrebbe essere Chiara Gribaudo, ora vicesegretaria dem. Ma la lista è lunga: da Giorgio Gori, sindaco di Bergamo a Pierfrancesco Maran fino a Brando Benifei, capodelegazione uscente.

A “Nord-Est” dovrebbe scendere in campo Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e avversario numero uno di Elly Schlein.

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