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"Cuneo fiscale priorità in manovra", poi lo schiaffo di Giorgetti a Conte

Il ministro dell'Economia introduce l'immimente prossima legge di bilancio all'assemblea di Federmeccanica, ma non risparmi attacchi all'azione di governo del leader dei 5 Stelle: "Sussidi e sovvenzioni hanno drogato l'economia"

Cuneo fiscale priorità in manovra, poi lo schiaffo di Giorgetti a Conte

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Riduzione strutturale del cuneo fiscale, piano di incentivi per le famiglie e rafforzamento della crescita delle imprese. Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, parla in videocollegamento con l'assemblea di Federmeccanica e presenta la manovra finanziaria che verrà, con la prima tappa iniziale con la presentazione della Nota di aggiornamento al Def del prossimo 27 settembre. "La legge di bilancio obbedirà ai propositi di premiare l'Italia che vuole creare ricchezza - garantisce Giorgetti -. Lo faremo guardando soprattutto alla principale fonte di crescita per il paese, i figli, rafforzando le politiche sulla natalità e la formazione avanzata capitale umano".

La critica di Giorgetti a Conte

"Premesso che le risorse, come noto, sono scarse", l'ex ministro dello Sviluppo economico aggiunge poi che, per quello che riguarda il cuneo fiscale, "nel processo di definizione delle priorità, che è per eccellenza politico, posso dire che questa è la priorità numero uno". Per poi sottolineare: "Su questo il governo, il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia sono assolutamente determinati". Giancarlo Giorgetti non lesina critiche puntute nei confronti di Giuseppe Conte con le sue difese a tutto spiano di misure come reddito di cittadinanza e Superbonus: "L'ambizione del governo non è di adagiarsi sui risultati conseguiti ma aggredite i nodi sostanziali che abbiamo davanti", perché "se badiamo solo alla distribuzione di prebende, sussidi e sovvenzioni che non possiamo permetterci non andremo lontani. Abbiamo già sperimentato l'effetto di politiche che illudono le persone e drogano l'economia".

Dopo il colpo (politico) inferto all'ex presidente del Consiglio, il ministro dell'Economia ha poi spiegato come il governo "non ha ancora fatto abbastanza per la crescita dimensionale delle imprese". Il motivo lo racconta subito dopo nei dettagli: "Di fronte a processi di trasformazione epocale, come l'elettrificazione dei trasporti, è necessario domandarsi come possiamo favorire i processi di consolidamento per creare imprese che abbiano una dimensione anche finanziaria adeguata a competere - afferma Giorgetti -. Dobbiamo evitare di subire i processi solo in modo passivo, per esempio attraverso acquisizioni da parte di gruppi stranieri". In tutto questo, "la questione della dimensione delle imprese - spiega Giorgetti, "si lega strutturalmente sia alla produttività sia alla crescita salariale". In Italia "ci sono limiti di natura culturale che hanno impedito processi di aggregazione". Tuttavia è proprio "su questa e altre sfide continueremo a confrontarci in un dialogo costruttivo, in cui l'esecutivo si fa carico di valutare attentamente le istanza del mondo delle imprese".

Bonomi: "Concentrare le risorse in misure importanti"

Sulle scelte del governo in materia economica è intervenuto anche Carlo Bonomi. In vista della manovra, il presidente di Confindustria sottolinea che "quello che noi chiediamo al Governo è: concentrate le risorse che avete sulle misure importanti, non disperdiamo con le poche risorse che abbiamo in mille rivoli di intervento solo per una questione di consenso elettorale, tenuto conto che l'anno prossimo ci saranno le elezioni europee". Bonomi sottolinea ribadendo la richiesta di un taglio strutturale del cuneo fiscale contributivo: "È una battaglia di anni di Confindustria" ed è "il vero banco di prova sarà questa legge di bilancio.

Io non invidio il ministro Giorgetti - aggiunge - perché ovviamente cercare di realizzare un taglio con le risorse che ci sono non sarà facile, però, come abbiamo sempre detto, è il momento delle scelte".

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