Il bianco e il nero

"La fiducia nei giudici è crollata". "Ma i pm anti-mafia sono eroi"

Per la rubrica Il bianco e il nero abbiamo chiesto ai sondaggisti Renato Mannheimer e Carlo Buttaroni cosa pensano gli italiani della magistratura italiana

"La fiducia nei giudici è crollata dal 70 al 40%". "Sì, ma i pm anti-mafia sono eroi"

Il tema giustizia torna ad alimentare lo scontro politico. Per la rubrica Il bianco e il nero abbiamo chiesto ai sondaggisti Renato Mannheimer e Carlo Buttaroni cosa ne pensano gli italiani.

Che giudizio danno gli italiani della magistratura?

Mannheimer: “Vent’anni fa era un giudizio eccellente ed era stimata da tutti, poi è andata scendendo e, adesso, gli italiani non hanno grande fiducia nella magistratura. Si è passati da un 70% a circa il 40% di oggi e la gente ha più paura. Detto ciò, questo non è un giudizio sull’intera magistratura che, per la maggior parte, è composta di persone eccellenti, ma è il sentiment generale del Paese”.

Buttaroni: “In questo momento non è un tema molto sentito. Quando si parla del funzionamento della giustizia i giudizi non sono più positivi. Nel 1998, a cinque anni dalla morte di Falcone e Borsellino, la fiducia nella magistratura era all'88%, nel 2010 scende al 66% e nel 2022 tracolla al 33%. Il giudizio cambia quando si parla dei magistrati esposti nella lotta alla criminalità organizzata perché vengono visti come degli eroi. E, anzi, si ha l’idea che la macchina della giustizia sia contro di loro”.

Dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, qual è la percezione sulle intercettazioni?

Mannheimer: “Non saprei dirlo, di certo è cresciuta la stima nei confronti delle forze di polizia. Le intercettazioni sono un tema complicato e non so se la gente ha colto la vera problematica, ma non ho rilevazioni successive alla cattura”.

Buttaroni: “C’è una larga prevalenza di cittadini che ritiene che le intercettazioni siano necessarie per quanto riguarda i reati di mafia, terrorismo e corruzione, ma una grandissima maggioranza pensa che vi sia un abuso”.

Il ministro Carlo Nordio gode di un buon gradimento tra gli italiani?

Mannheimer: “Sostanzialmente gode di un buon gradimento, come tutto il governo”.

Buttaroni: “Sì, gode di un 44% di consenso. È uno dei giudizi più alti tra i ministri”.

Nello scontro tra magistratura e politica, chi ne esce peggio?

Mannheimer: “Il popolo italiano perché sarebbe necessario un funzionamento armonioso sia della magistratura sia della politica. Così, invece, chi ci va di mezzo sono gli italiani”.

Buttaroni: “Dipende su quale piano si gioca lo scontro. Sull’efficienza della macchina giudiziaria parte in vantaggio la politica perché c’è la percezione che la giustizia non funzioni, soprattutto per quanto riguarda la delinquenza diffusa. Alcuni singoli magistrati, invece, ribadisco godono di una certa stima”.

Tutto questo dibattito attorno alla giustizia, quali forze politiche premia e quali penalizza?

Mannheimer: “La maggior parte dell’elettorato di ciascuna forza politica sia convinto di aver ragione e il dibattito sulla giustizia non sposta voti”.

Buttaroni: “In questo momento il centrosinistra è fuori dal dibattito che interessa ai cittadini ed è come se parlasse una lingua che i cittadini sono capiscono, mentre il centrodestra, dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, ha incassato un premio di credibilità.

Poi, il centrodestra è anche l’area politica che più di tutte ha insistito in questi anni per una riforma della giustizia, dalla separazione delle carriere in poi. Il centrosinistra, invece, è sembrato arroccato alla difesa di una corporazione”.

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