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"Un grande uomo, un grande italiano". Pontida ricorda Berlusconi

Alla festa di Pontida, Matteo Salvini ha rivolto un pensiero particolare nei confronti di Silvio Berlusconi, definito un "grande amico della Lega"

“Un grande uomo, un grande italiano”. Pontida ricorda Berlusconi

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Alla festa della Lega di Pontida, dal palco è stato ricordato Silvio Berlusconi scomparso lo scorso 12 giugno. Con lui, anche Roberto Maroni, una delle bandiere della Lega per lunghissimi anni. "Un pensiero particolare a due uomini in questa straordinaria Pontida, ci tenevo a rivolgerlo quando foste stati tutti presenti. Uno militante più militante di altri che ha fatto il ministro dell'interno ed è Roberto Maroni. Insieme a lui, qualcuno che non è mai venuto a Pontida, ma con cui abbiamo discusso di Pontida. Non era un uomo della Lega ma era sicuramente un grande amico della Lega. L'onore è l'affetto della Lega per l'amico Silvio Berlusconi", ha detto Matteo Salvini dal palco. Dalla folla si è alzato il coro "Silvio, Silvio" dedicato all'ex presidente del Consiglio, con il quale lo stesso Matteo Salvini ha sempre avuto un ottimo rapporto, umano, prima che politico.

In realtà, Silvio Berlusconi una volta è andato nella cittadina bergamasca, anche se non durante la festa della Lega. Era il 2013 e il Cavaliere arrivò in elicottero e con lui c'era proprio Roberto Maroni, che in quell'anno era presidente della Regione Lombardia. I due arrivarono a Pontida per inaugurare una casa di riposo situata sulle colline della cittadina bergamasca, la Casa di cura Villa San Giuseppe, pensata sia per le persone anziane sia per quelle portatrici di handicap o, comunque, non autonome. Un luogo in cui trovare serenità e tranquillità, oltre che cure da parte di personale specializzato.

"Mi vogliono rottamare, sarò il primo ospite di questa struttura, facciamo un giro così scelgo la mia suite", disse il Cavaliere, dimostrando ancora una volta di avere un grandissimo senso dell'ironia e di essere una persona dotata di spiccata autoironia. Ma l'ex premier in quell'occasione ebbe anche il tempo di parlare seriamente della situazione italiana dei tempi, sottolineando uno dei principi che hanno sempre mosso il suo lavoro come politico: "Solo sostenendo gli imprenditori si crea lavoro. Sono gli eroi che credono nel futuro. Il governo non potrà mai creare lavoro.

Il lavoro lo possono creare solo gli imprenditori".

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