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«Io ho perso 40 chili E non con la sua dieta...»

Giampiero Galeazzi, Pierre Dukan sostiene che gli obesi siano malati di mente...
«Non rispondo a quella che considero una provocazione. Ci sono persone che mettono su chili perché mangiano male e altre che invece diventano obese per disturbi di salute, spesso anche gravi».
Lei è arrivato a 150 chili, poi ne ha persi 40, ma nessuno sembra aver notato la differenza.
«E invece si vede, eccome. É stato un percorso difficile, ma non ho adottato alcuna di quelle diete che si leggono sulle riviste. Ho perso chili per tenere sotto controllo i valori della glicemia. Alla salute ci tengo».
Qual'è allora il suo segreto?
«Tanta forza di volontà. Ci vuole determinazione ed entusiasmo per raggiungere un peso quantomeno accettabile. Mi sono rivolto al mio medico. Ognuno dovrebbe fare la stessa cosa. Il peso è qualcosa di personale. Se globalizziamo anche la bilancia è la fine».
Quindi non c'è stata alcuna "malattia mentale" che ha innescato la sua obesità.
«Macché! Sono ingrassato semplicemente perché mangiavo male. Erano gli anni di Domenica In, si finiva di lavorare tardi e si cenava di notte. Non c'era il tempo per smaltire».
Neppure con dell'attività fisica?
«É che manca il tempo a volte anche per quella».
Ci sono categorie a rischio di "malattia mentale" come sostiene Dukan?
«I giornalisti. Facciamo un lavoro con orari disordinati e questo comporta il più delle volte saltare pasti o, peggio ancora, mangiare di corsa o prima di andare a dormire. Con tutti i problemi legati al funzionamento del metabolismo. La bilancia è impietosa».
Cosa pensa delle diete in generale?
«Non ho mai creduto alle diete imposte o a quelle partorite per essere applicate su larga scala. Ogni individuo ha un suo organismo, l'alimentazione, corretta, è qualcosa che varia da individuo a individuo».
E della dieta Dukan?
«Non la conosco.

Dico solo che bisogna diffidare delle mode o delle speculazioni».

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