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Le accuse choc, poi le scuse a Liliana Segre di Elena Basile: "Non mi importa della querela"

Dopo l'annuncio del figlio della senatrice di ricorrere a vie legali, arrivano le scuse dell'ex funzionaria della Farnesina

Le accuse choc, poi le scuse a Liliana Segre di Elena Basile: "Non mi importa della querela"

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Le accuse choc, poi le scuse a Liliana Segre di Elena Basile: "Non mi importa della querela"

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Dopo le polemiche di queste ultime ore, arrivano le scuse di Elena Basile nei confronti della senatrice Liliana Segre, presa recentemente di mira dall'ex funzionaria della Farnesina. In un suo intervento, infatti, Basile si era domandata se Liliana Segre avesse a cuore anche i bambini palestinesi e non soltanto quelli ebrei. Un attacco che aveva spinto la senatrice a prendere provvedimenti. Il figlio di Liliana Segre aveva infatti da poco annunciato la decisione di procedere per vie legali.

Le scuse

"Spero che potrà dimenticare l'offesa ricevuta credendo tuttavia nella mia buona fede, che c'è sempre", esordisce l'ex ex funzionaria italiana in un messaggio di scuse pubblicato da Il Fatto Quotidiano. "Sono stata tratta in inganno da una intervista, letta forse superficialmente, nella quale il giornalista attribuiva dichiarazioni unilaterali alla senatrice Segre", prosegue, parlando di malinteso. "Non mi importa della querela che credo non abbia basi giuridiche. Mi allarma avere ferito con un paragone inappropriato, la senatrice per la quale ho sempre avuto stima per la sua opera di testimonianza dell'esperienza atroce che ha vissuto", aggiunge.

"Sarei sconvolta al pensiero di averle arrecato dolore. Mi sono guardata le sue interviste che non conoscevo e le sue parole umane mi hanno commosso. In effetti ha dichiarato in molte occasioni che era triste per la morte dei bambini ebrei e dei bambini palestinesi. Ha anche dichiarato di essere contraria a ogni tipo di vendetta. Sono spiacente per l'accaduto", continua Elena Basile. "Il mio sogno sarebbe vedere il Presidente Mattarella e la Senatrice riconoscere lo Stato di Palestina e condannare i crimini di guerra del governo Netanyahu, chiedo umilmente scusa alla Senatrice se l'ho ferita", conclude.

Pronte le vie legali

Proprio nel corso della giornata di ieri, l'avvocato Luciano Belli Paci, figlio di Liliana Segre, aveva annunciato la decisione di procedere per vie legali dopo l'attacco di Elena Basile. Basile aveva così dichiarato, riferendosi alla senatrice: "Dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre, ma, cara signora, possibile che i bambini palestinesi non la toccano?".

Da qui la decisione di procedere con una querela.

"Liliana Segre ha dato incarico al suo penalista di fiducia – l'avvocato Vincenzo Saponara di Milano – di procedere a norma di legge nei confronti di Elena Basile, ex funzionaria della Farnesina, che aveva attaccato nelle scorse ore la senatrice a vita", è quanto si è potuto leggere in un comunicato ufficiale.

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