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La politica, le contestazioni, i lapsus. Cuffaro: "La Dc riparte dalla Sicilia"

L'ex presidente della Regione Sicilia si racconta a ilGiornale.it a pochi giorni dalle elezioni amministrative nella Regione

La politica, le contestazioni, i lapsus. Totò Cuffaro: "La Dc riparte dalla Sicilia"

Manca sempre meno alle elezioni comunali in Sicilia del 28 e 29 maggio. Questo weekend 129 comuni siciliani andranno al voto per rinnovare i consigli comunali e le giunte cittadine. Da qualche mese nell'isola il centrodestra ha un altro alleato che giorno dopo giorno acquista sempre più il gradimento dei siciliani: la nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro. Il partito rifondato dall'ex governatore della Regione Sicilia sta appoggiando a queste comunali diversi candidati con il centrodestra. Proprio oggi a Catania si terrà una manifestazione per chiudere l'intensa campagna elettorale. All'evento saranno presenti anche il premier Giorgia Meloni e i suoi due vice Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Toto Cuffaro è tornato nelle alte sfere della politica siciliana e nazionale. Qualche settimana fa l'ex presidente della Regione Sicilia e deputato, è stato nominato segretario nazionale della nuova Democrazia Cristiana, che giorno dopo giorno ottiene sempre più consensi. Dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel 2015, Cuffaro si è sempre tenuto lontano dalla politica attiva, perché interdetto dai pubblici uffici, ma da quest'anno si potrebbe ricandidare. Per decenni l'uomo è stato la punta di diamante della Dc in Sicilia, tanto da diventare per ben due volte - consecutivamente - dal 2001 al 2008 governatore dell'isola. Il 22 gennaio del 2011 è stato arrestato e incarcerato presso il carcere capitolino di Rebibbia dopo essere stato condannato per favoreggiamento personale verso persone appartenenti a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. Ormai però Cuffaro è un uomo libero, ha scontato la propria pena e ha ricominciato la propria vita.

Come si sente ad essere tornato nelle alte sfere della politica dopo così tanti anni?
Ho sempre considerato la politica come servizio ed è la passione della mia vita. La Dc, con la totalità dei suoi delegati, al Congresso mi ha chiesto di impegnarmi a livello nazionale per ricostruire il partito nel Paese, così come abbiamo fatto in Sicilia. È il sogno della mia vita politica e mi sforzerò per realizzarlo.

Quale futuro per la nuova Democrazia Cristiana in Sicilia e in Italia?
In Sicilia la Dcè già il presente, è in crescita e ogni giorno abbiamo tante nuove adesioni. Il futuro della Dc in Italia sarà quello che noi avremo la forza e la determinazione di realizzare. Il PPI di Sturzo è nato a Caltagirone, la Dc di De Gasperi ed Alessi a Caltanissetta, noi speriamo che la Dc nuova possa ripartire, ancora una volta, dalla Sicilia.

Come valuta l'operato di Giorgia Meloni?
Meloni sta lavorando con grande impegno e dedizione e sta affrontando i non pochi problemi del Paese, facendosi apprezzare in politica estera. Ritengo che debba fare una giusta riforma sulla Giustizia e una buona legge elettorale.

E del sindaco di Palermo Roberto Lagalla? Per molti aspetti molto vicino ad alcune sue posizioni.
Lagalla sta facendo un buon lavoro, ha dato sepoltura alle oltre 1500 bare accatastate, sta ripulendo la città da erbacce divenuti alberi, sta velocizzando la macchina amministrativa. Condivido molto la sua inaccettabilità della modalità di individuare categorie preconcette e di avere pregiudizi.

Qualche giorno fa è stato contestato da alcuni manifestanti durante un corteo organizzato per la memoria di Giovanni Falcone, vuole dire qualcosa ai suoi giovani detrattori?
Non mi spaventano le contestazioni, rispetto tutti, anche chi la pensa diversamente da me. Quello che davvero mi dispiace è apprendere come alcuni giovani manifestanti si adagino su una scia unilaterale anzichè sviluppare un pensiero che, anche se critico, deve essere preceduto sempre da una analisi. Occorre conoscere la storia, conoscerla bene e senza pennellate di colore che orientino il pensiero dei nostri giovani, perchè questo significa avere rispetto nei loro confronti. Non sapevo che adesso l'antimafia si distingue in antimafia popolare e antimafia di èlite, ero fermo alla sentenza con cui la Corte di Cassazione accompagna la sentenza definitiva nel processo "trattativa Stato-mafia" emessa dalla sezione penale il 27 aprile. Suggerisco ai giovani studenti contestatori di approfondire molti aspetti storici e politici dal ‘92 ad oggi.

Lei potrà ricandidarsi, la rivedremo correre fra quattro anni per la presidenza della Regione? O magari, per un posto al Senato?
La mia riabilitazione mi consente di poter godere anche del diritto di potermi candidare. Prima non potevo candidarmi perché ero interdetto dai pubblici uffici, adesso che posso candidarmi, sono io che con convinzione scelgo di non volerlo fare. Porterò il mio contributo alla politica svolgendo con passione il ruolo di segretario del partito della DC. Sento il fardello del peso della mia sentenza e vorrei continuare a rieducarmi ed essere utile al mio Paese ricostruendo un grande partito di idee e di valori e tornando ad ascoltare le persone e facendole sentire partecipi della politica e, se possibile, facendo riconquistare a pochi o tanti la fiducia nelle Istituzioni.

Negli ultimi giorni è diventato virale per la frase "I'm drink"
A distanza di qualche giorno dal clamore mediatico che ha suscitato un mio lapsus su una straordinaria e meravigliosa frase di Martin Luther King, mi fermo a pensare e a fare qualche riflessione. Mi fa paura pensare che questa spasmodica attenzione sia rivolta a un politico più per un lapsus che per contestare errori, mancanza di programma, scarso impegno politico o poco rispetto per le Istituzioni tutte, fumosità di idee e di progetti. Mi fa paura pensare che attorno alla politica ci sia tanta disumanità, tanta sfiducia. Mi piacerebbe che i politici fossero giudicati per le cose della politica, per la buona politica e non per tutte queste piccole cose che non fanno altro che allontanare la gente dalla politica. Ribadisco, 'We have a dream': noi abbiamo un sogno, che la politica torni ad essere libera aperta plurale e democratica, che torni a guadagnarsi la fiducia della gente, torni ad essere il riferimento dei servizi e dei bisogni delle persone. Ai tanti che mi hanno irriso e malevolmente tacciato per il mio lapsus, voglio dire che noi della Democrazia Cristiana faremo tutto quel che possiamo fare perché possano continuare liberamente ad esprimere il loro pensiero anche deridendoci e additandoci colpevolmente e questo perchè crediamo che la libertà di pensiero e di espressione viene prima di ogni altra cosa. A coloro che invece ci hanno difeso, vogliamo dire che non ci faremo intimidire dalle cose che dicono contro di noi perché sappiamo che stiamo lavorando per un'idea per un valore.

Commetteremo altri mille errori, ma solo chi non fa non sbaglia e noi a costo di sbagliare continueremo a fare.

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