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Santoro scende in campo per le europee: ecco la lista dei "pacifisti"

Tra due giorni avverrà la presentazione della lista "Pace, terra e dignità" che mira a sottrare voti ai partiti di sinistra: l'ex conduttore torna in pista per Bruxelles a vent'anni di distanza

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Ormai si tratta solamente di questione di ore, ma l'ufficialità e alle porte: vent'anni dopo la sua prima esperienza a Bruxelles e Strasburgo, Michele Santoro è pronto per ricandidarsi alle prossime elezioni europee. Lo scioglimento della riserva sembrerebbe ormai confermata dall'annuncio che la pagina di X (ex Twitter) di "Michele Santoro presenta Servizio Pubblico" ha postato: "Mercoledì 14 febbraio alle ore 11 - si legge - presso la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) Raniero La Valle, Benedetta Sabene, Michele Santoro presentano il programma di 'Pace, terra e dignità' per le elezioni europee di giugno 2024".

Si vedrà se l'appuntamento presso la Sala Tobagi di via delle Botteghe Oscure 54 a Roma verrà confermato o se oppure subirà un altro rinvio, come già era capitato la scorsa settimana, quando era in programma l'evento che avrebbe dovuto tenere battesimo l'ex conduttore di "Annozero" come leader politico di un progetto di sinistra pacifista, ambientalista e progressista. E, invece, la presentazione non è avvenuta: il luogo scelto in quella occasione era stato quello delle grandi occasioni: ovvero la sede dell'associazione stampa estera che, però, in questi giorni è chiusa. Sette giorni fa di parlava di prime frizioni tra le varie componenti della lista di sinistra-sinistra, che soltanto il tempo ci potrà dire se saranno state risolte.

Dopo avere dismesso da cinque anni i panni di presentatore televisivo (eccezion fatta per uno "Speciale" sulla mafia andata in onda su La7), Santoro sta portando avanti una battaglia personale e propagandistica tra teatri, social network e tv - dove è ospite pressoché fisso a "DiMartedì" di Giovanni Floris - accompagnando il mondo cosiddetto "pacifista" che in realtà è in fermento da tempo: le prospettive di presentarsi alle elezioni europee del 2024 si sono fatte così sempre più concrete mese dopo mese. La guerra in Ucraina (in realtà la guerra di Putin contro l'Ucraina) ha ridestato sentimenti anti-occidentali mai sopiti; riflessi ideologici che risalgono alla Guerra fredda e che periodicamente riemergono. La narrazione ovviamente è tutta giocata sul consueto "spartito" anti-Nato, come del resto dimostra la presenza degli ospiti sul canale Youtube del giornalista salernitano: Alessandro Ordini, Elena Basile, Marco Revelli, tra gli altri.

Nel giugno 2004, due anni dopo l'"editto bulgaro", Michele Santoro trasformò quella che riteneva la sua personale "battaglia per la libertà di informazione" in un impegno politico: decise quindi di aderire al programma dell'allora leader del centrosinistra, Romano Prodi, e si candidò al Parlamento europeo come indipendente per la lista di Uniti nell'Ulivo. Candidato nelle circoscrizioni nord-ovest e sud ed eletto in entrambe, il tele-tribuno venne eletto eurodeputato ricevendo in totale circa 730mila preferenze, il più alto numero di preferenze tra i non capolista. Rimarrà tuttavia in quell'incarico un anno scarso, in quanto si dimise per potere partecipare alla prima puntata del programma tv di Adriano Celentano, "Rockpolitik".

Nel 2006 la Rai sarà poio obbligata da una sentenza del Tribunale di Roma a riassegnargli una nuova trasmissione: "Annozero".

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