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Più controlli nelle stazioni: dal Viminale 400 uomini in più per il controllo

Primo segnale del rafforzamento delle stazioni: il Viminale dispone l'uso di 400 militari in più fino al 31 dicembre per rafforzare la sicurezza

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Esiste ed è concreta un'allerta terrorismo in Europa: ogni Paese dell'Unione può essere il prossimo obiettivo di un lupo solitario pronto ad agire. Non esistono al momento rischi specifici ma tutti i Paesi sono in stato di allerta. Quanto accaduto a Bruxelles ed Arras, e quanto stava per accadere a Parigi, non sono eventi isolati ma possono essere inseriti in uno scacchiere che vede l'Europa esposta e vulnerabile. Gli ingressi di irregolari, le radicalizzazioni e i ghetti hanno alimentato un odio antioccidentale che ora, con lo scoppio il riacutizzarsi degli scontri tra Israele e Palestina, in un eterno conflitto tra mondo arabo e cristiano. Anche in quest'ottica dev'essere letta la decisione del Viminale di assegnare 400 militari in più al controllo delle stazioni sul territorio fino al prossimo 31 dicembre.

"Il piano di impiego assegna militari in 11 province, peraltro già destinatarie di un'aliquota del contingente ordinario dell'operazione c.d. 'Strade sicure', per rafforzare l'azione di vigilanza e di contrasto ai fenomeni criminali avviata nelle principali stazioni ferroviarie del Paese, dove transitano giornalmente decine di migliaia di persone", si legge in una nota del Viminale, diramata dopo il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto quest'oggi da Matteo Piantedosi. Questa assegnazione si presenta come un primo anticipo di un rafforzamento dei contingenti assegnati alla sicurezza del Paese, dal momento che, come ha spiegato lo stretto ministro degli Interni, "il contributo fondamentale già offerto dai militari dell'Esercito è peraltro destinato ad accrescersi grazie alla prossima legge di bilancio che prevede, per l'anno 2024, l'elevazione a 6.000 unità del contingente ordinario e, allo stesso tempo, la destinazione specifica di 800 unità alla attività di controllo nelle stazioni ferroviarie".

La necessità di rafforzare gli obiettivi sensibili si sposa con il nuovo dispositivo dell'esercito. Il piano stazioni è stato confermato nel giorno in cui a Parigi una donna, al grido di Allah Akbar, ha minacciato di farsi esplodere in una stazione della capitale francese. La donna è stata neutralizzata dalla polizia, che le ha sparato.

La donna era già stata "condannata" per aver "proferito minacce contro dei militari dell'operazione (antiterrorismo) Sentinelle": è quanto riferito dal portavoce del governo francese, Olivier Véran, al termine del consiglio dei ministri a Parigi.

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