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Quei 2.638 furbetti pizzicati al valico con milioni nelle sigarette e negli slip

Un numero enorme: 2.638. Tanti sono i furbetti della valuta in Italia. La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 41 milioni di euro nei primi sette mesi dell'anno ai valichi di frontiera, negli aeroporti e nei porti. Un incremento superiore del 78 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011, quando erano stati sequestrati 23,2 milioni di euro in 2.278 interventi. Non solo soldi, ma anche metalli preziosi. Nei soliti sette mesi del 2012 sono stati sequestrati 88 chili d'oro e 570 chili di argento. Una intera miniera. Nello stesso periodo del 2011 erano stati sequestrati 45 chili d'oro e 179 di argento.
Fiamme gialle in fibrillazione. Dopo Cortina, Milano, Roma, Firenze e Portofino, ieri gli 007 del Fisco hanno fatto una capatina su «quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti» per un nuovo blitz anti-evasione. Risultato parziale: sedici violazioni per mancata o irregolare emissione di scontrini fiscali su 29 controlli effettuati. E oggi si replica.
Ma ciò che non manca a chi porta illegalmente soldi all'estero è senz'altro la fantasia. Numerosi stratagemmi studiati e messi in pratica per occultare valuta.
SLIP IMBOTTITI
Semplice e consolidata. Come andava di moda una volta sotto il mattone o sotto al materasso, una delle tecniche che vanno per la maggiore fra gli evasori di oggi è quella di infilarsi i soldi nelle mutande e filare diretti verso il confine. Anche se aveva fatto uso di tutta la sua nonchalance, una imprenditrice cinese è stata comunque beccata all'aeroporto di Fiumicino con 100mila euro in contanti nascosti negli assorbenti e nell'imbottitura del generoso reggiseno. Stesso sistema, in versione maschile, per i tre italiani che viaggiavano in gita di gruppo verso Praga con 211mila euro infilati nelle loro parti intime.
DENARO IN FUMO
«Vuole una sigaretta?». «Grazie, non fumo». Faceva anche il simpatico quell'altro cinese che, sempre a Fiumicino, è stato fermato dai finanzieri per un normale controllo. In valigia una stecca di sigarette. Nulla di strano. All'estero costano meno, conviene comprarle ai duty free degli aeroporti. Se non fosse che quelle bionde erano imbottite con 200mila euro: ogni sigaretta conteneva, infatti, una banconota da 500, soldi certamente destinati a non essere fumati.
AUTO TRUCCATE
Non fuoriserie. Non supercar. Auto normali da fuori, ma truccate dentro. Come al valico di Bizzarone (Co): un'Audi A3 aveva un milione di euro infilato dietro al contachilometri. Una Renault Scenic aveva il doppiofondo nel pavimento in cui un agente immobiliare, al valico di Drezzo (Co), aveva nascosto 400mila euro. Nei sedili di una Ford erano, invece, nascosti i 100mila euro di uno svizzero in transito da Chiasso (l'uomo si è anche ripresentato poche ore dopo alla stessa frontiera e, nuovamente controllato, sono saltati fuori altri 26mila euro).
TANGO & CASH
Tango ha 4 anni e pattuglia le partenze da Malpensa. Cash è suo fratello e presidia il valico di Ponte Chiasso. Sono «cash dog», i due super labrador della Finanza, addestrati a cercare i soldi con il naso.

Al loro fiuto non sfugge mai nulla.

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