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Quell'amico di Putin "coccolato" dai sindaci rossi

Ciro Cerullo, in arte Jorit, l’amico di Putin, si è messo in testa di fare la rivoluzione, anche in Italia, a colpi di graffiti pagati dalle giunte rosse

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Hasta la victoria siempre. Ciro Cerullo, in arte Jorit, l’amico di Putin, si è messo in testa di fare la rivoluzione, anche in Italia, a colpi di graffiti pagati dalle giunte rosse. Firenze, Napoli, Crotone. Tutti ai piedi del “Che Guevara” di Quarto (piccolo centro della provincia napoletana). Nardella, De Luca, Manfredi, De Magistris: sindaci e governatori del Pd “coccolano” il rivoluzionario, fan dello Zar di Mosca, con delibere e opere ben pagate. In cambio, l’amico di Putin “imbratta” le città con immagini di Gramsci, Mandela, Fidel Castro. Il più generoso con Jorit è stato il vulcanico governatore campano Vincenzo De Luca. Nel 2019, la Fondazione Jorit, fondata dallo street artist, ottiene un finanziamento dalla Regione Campania di 300mila euro grazie al bando ‘Scuola viva0’. Sempre grazie a De Luca, la fondazione, che fa capo all’artista rivoluzionario, si aggiudica un altro bando: “Right between the eyes”, ottenendo un finanziamento con il programma FESR dell’Unione Europea. Le giunte Pd sembrano attratte dall’arte di Jorit. Sui rapporti tra la giunta De Luca e l’artista fan di Putin il partito di Giorgia Meloni chiede ora di far luce in un’interrogazione parlamentare. Nel 2020 il primo cittadino di Firenze Dario Nardella dà l’ok per un contributo di 7mila euro a Jorit per la realizzazione di un murale di Antonio Gramsci su un edificio di Casa spa in via Canova. E sempre a Firenze nel 2018 l’artista realizza un altro graffito, stavolta di Mandela. A Crotone il sindaco Vincenzo Voce sborsa dalle casse del Comune 25.620 euro per Jorit. E’ il compenso per aver realizzato un murale di Rino Gaetano nel quartiere dei 300 alloggi di Crotone. A Napoli, a cavallo tra le giunte De Magistris e Manfredi (entrambe di sinistra), Jorit è l’artista più ricercato. Ogni murale costa 25mila euro. Dal Comune partono gli ordini: Maradona, San Gennaro, Pino Daniele. Il primo cittadino Manfredi prova a spiegare: “Non c'è alcun dubbio sul giudizio che abbiamo su Putin e sulla condanna forte dell'invasione all'Ucraina. L'idea di trovare un modo per salvare il murales di Maradona mi pare una soluzione che interessa ai napoletani, non a Putin" - dice Manfredi. Le opere dello street artist sono richiestissime anche in provincia: Casoria, Pagani, Palma Campania. Vedere graffito, pagare cammello. E’ la legge della rivoluzione. Tra un’opera e l’altra, Jorit non ha mai perso la sua prima passione: la Russia. Nel luglio 2023 Jorit era finito sotto i riflettori e al centro delle polemiche per un murale su un palazzo bombardato di Mariupol, un'opera che secondo alcuni riprodurrebbe in realtà l'immagine di una bambina australiana. "L'idea - aveva spiegato Jorit - era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media occidentali spesso distorcono la realtà. Per esempio parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino". Ieri però è andato oltre: al Festival della Gioventù a Sochi Jorit è’ finito sul palco accanto a Putin per le foto di rito. “Voglio mostrare all’Italia – ha detto l’artista napoletano – che sei un essere umano come tutti e contrastare la propaganda occidentale”.

Con lui (Jorit) in verità le giunte rosse sono state molto molto umane.

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