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Shalabayeva, Pansa ribadisce: "Non ha mai chiesto l'asilo"

Il capo della polizia: "Espulsione veloce perché i diplomatici kazaki hanno fornito subito documenti e aereo". Il premier: "Dalla relazione, nessun coinvolgimento del ministro"

Shalabayeva, Pansa ribadisce: "Non ha mai chiesto l'asilo"

"Alma Shalabayeva non ha mai esibito il suo permesso di soggiorno in area Schengen, non so perché non lo ha fatto, avrà avuto motivi suoi". Alessandro Pansa, capo della polizia, ribadisce la versione data ieri in Parlamento da Angelino Alfano, sostenendo inoltre che la donna "non ha mai fatto richiesta asilo". "Non so se il giudice di pace ha dimenticato di verbalizzarlo. Potevano segnalarlo gli avvocati, ma ciò non è avvenuto. Potevano andare all’ufficio immigrazione che accoglie sempre i legali", ha detto in audizione alla commissione Diritti umani del Senato.

Per spiegare l'incidente diplomatico, Pansa ha aggiunto che l’espulsione della Shalabayeva è stata "velocissima" perché il console kazako ha consegnato l’identificazione della donna e concesso il lasciapassare immediatamente. Subito dopo i diplomatici hanno procurato un aereo che portasse direttamente in patria la donna e non hanno fatto nessuna telefonata dall'aeroporto di Ciampino al capo di Gabinetto, Giuseppe Procaccini. Inoltre la bambina non sarebbe stata espulsa dall'Italia, "perché le norme vietano l’espulsione di minori". "Abbiamo chiesto alla signora se voleva lasciare la figlia in Italia alla sorella, ma lei ha voluto che la bimba le fosse consegnata", racconta Pansa, sottolineando che i ministri Alfano e Bonino sapessero della vicenda "prima dell’1 giugno".

Procaccini, tra l'altro, "è stato informato delle ricerche del latitante e dell’esito delle ricerche, ma nessuna informazione ha avuto dal Dipartimento sull’allontanamento di Alma Shalabayeva e della bambina e, quindi, non poteva riferirle al ministro non conoscendole lui". Al punto che a un certo punto Angelino Alfano ha chiesto a Pansa: "Ma perchè io non lo so?". "Io ho detto: ministro, non lo so. Ora vedo", ha raccontato il capo della polizia nominato il 31 maggio, il giorno in cui Alma Shalabayeva e sua figlia sono state fatte salire su un aereo diretto ad Astana.

La procura di Roma ha acquisito intanto la relazione di Pansa sul caso Shalabayeva nel fascicolo in cui la donna risulta indagata per i reati previsti dagli articoli 497 bis e 648 del codice penale: possesso di documenti falsi e ricettazione. Nei prossimi giorni, i pm potrebbero inoltre ascoltarla tramite rogatoria.

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