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Joël Dicker: un "animale" da classifica

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Joël Dicker: un "animale" da classifica

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Continua la corsa, molto solitaria, di Joël Dicker, che rimane in vetta alla classifica anche se le vendite sono scese ad un livello quasi umano: 16mila copie e spiccioli. Ma prosegue il trend che farà di Un animale selvaggio (La nave di Teseo) un thriller molto atipico. Intanto in questa classifica non brillantissima continuano gli esordi improvvisi in Top ten, aiutati dal fatto che in generale non si vende molto. In questo caso la supernova che esplode al secondo posto è In nome della libertà. La forza delle idee di Silvio Berlusconi (Piemme) a firma di Paolo Del Debbio. Sono ben 13mila e seicentocinquantasei copie. Del resto la riscoperta di Berlusconi è anche televisiva a partire dalla serie Netflix Il giovane Berlusconi. Vedremo se il libro manterrà questo passo anche nelle prossime settimane, come partenza per un saggio comunque va detto che sono davvero tante copie.

Ai piani più bassi siamo proprio al piccolo cabotaggio. E questo favorisce il ritorno di Erin Doom, che si riprende la terza posizione con il suo Fabbricante di lacrime (Magazzini Salani) come ai bei tempi del 2022 quando il Fabbricante è stato il libro più venduto dell'anno. Il merito è del film omonimo, per altro massacrato dalla critica, disponibile, anche in questo caso, su Netflix. Certo per il terzo posto bastano 7mila e settecentocinquantuno copie. Ma in un mondo editoriale dove molti dei libri proposti allo Strega e anche alcuni della dozzina stentano ad arrivare a mille (non alla settimana ma nel totale del venduto) la Doom si conferma come una gigasellerista coi fiocchi.

Per il resto non resta che segnalare l'approdo in Top ten contemporaneo allo sbarco in libreria di Trudy (Einaudi), thriller di Massimo Carlotto.

Ottava posizione, 4mila centottantuno copie.

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