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Il laboratorio di idee del "World Radio Day"

Ogni settore ha il proprio laboratorio dove si confrontano idee e si individuano tendenze

Il laboratorio di idee del "World Radio Day"

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Il laboratorio di idee del "World Radio Day"

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Ogni settore ha il proprio laboratorio dove si confrontano idee e si individuano tendenze. Per la radio italiana senza dubbio uno di questi è il World Radio Day organizzato dalla più grande radio community d'Italia, che è Radiospeaker.it. Va in scena immancabilmente in concomitanza con la giornata mondiale della radio che l'Unesco ha fissato nel 13 febbraio di ogni anno. Questa volta, oltretutto c'è una ricorrenza in più, visto che il 6 ottobre del 2024 la radio italiana compie cento anni. Un secolo di parole e note iniziato con l'annuncio storico e memorabile di Ines Viviani Donarelli. Dunque al World Radio Day (che va in scena al Talent Garden Calabiana di Milano) si ritrova chi «fa» la radio, non soltanto i network ma pure le radio areali, web, corporate e universitarie. L'elenco degli invitati e dei relatori è lunghissimo, da Linus a Giuseppe Cruciani, dalla bravissima Lucilla Agosti a Federica Gentile, dall'eterno ribelle Ringo (sempre sia lodato) fino a sua maestà Claudio Cecchetto e alla inarrestabile Betty Senatore (foto). Il parterre è grande e prestigioso e sarà l'occasione giusta per fare il punto di una situazione complicata ma appassionante come quella della radiofonia, alle prese con il vorticoso cambiamento che stravolge quasi ogni media. Dopo anni di previsioni fosche, ora le tinte sono meno cupe.

E forse, dopo tanti tagli e rinnovamenti generazionali (questi ultimi spesso fini a se stessi) si intravedono i contorni di un nuovo assetto che confermi e consolidi l'unico media che abbia davvero la forza di diventare nuovo restando se stesso.

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