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Lavoro, a gennaio occupazione stabile: cosa dicono gli ultimi dati Istat

Leggero calo degli occupati. Aumentano gli inattivi. Disoccupazione ferma al 7,2%

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Nessuna novità nel mercato del lavoro in Italia. A gennaio 2024 il tasso di occupazione (61,8%) è sceso dello 0,1%, pari a 34mila unità in meno rispetto al mese di dicembre. Le fasce più interessate sono gli uomini, gli under 34, i dipendenti a termine e gli autonomi. Segni positivi invece per quanto riguarda la popolazione femminile e over 50. Costanti gli inattivi, che continuano ad aumentare dello 0,5% soprattutto tra gli uomini in età compresa tra 15 e 49 anni. Si iniziano quindi a registrare i primi effetti del ridimensionamento del reddito di cittadinanza. Resta inchiodato il tasso di disoccupazione, fermo al 7,2%. Leggerissimo aumento per la disoccupazione giovanile, salita al 21,8% (+0,2 punti).

"A gennaio 2024 – commenta l'Istat nella sua rilevazione mensile – l’occupazione cala, rispetto a quella di dicembre 2023, per effetto della diminuzione dei dipendenti a termine (che scendono a 2 milioni 953mila) e degli autonomi (5 milioni 45mila). Il numero degli occupati – pari a 23 milioni 738mila – è superiore a quello di gennaio 2023 di 362mila unità, come sintesi dell’incremento di 373mila dipendenti permanenti e di 22mila autonomi e della diminuzione di 33mila dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione scende al 61,8%, quello di inattività sale al 33,3% mentre il tasso di disoccupazione è stabile al 7,2%".

I numeri trimestrali mostrano una crescita dell'occupazione: un fenomeno, spiegano gli esperti, dovuto alla riduzione delle persone in cerca di lavoro (-3,5%). La variazione tendenziale è dell'1,6% in più, per un totale di 362mila nuovi impiegati in Italia da gennaio 2023.

Si tratta perciò di fluttuazioni da cui non è ancora possibile trarre conclusioni degne di nota, in mancanza di ulteriori dati, se non che la situazione occupazionale risulta stabile.

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