Cronaca locale

Locali contingentati e limiti orari ai dehors contro la malamovida

Regolamento del Comune entro fine anno «Zone rosse» Navigli, corso Como e via Lecco

Locali contingentati e limiti orari ai dehors contro la malamovida

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Locali contingentati nelle vie ad alta intensità di movida - le «zone rosse», e le prime della lista in Comune sono in corso Como, zona Navigli e nel quartiere Lazzaretto -, aree dove non saranno autorizzate aperture di nuovi bar e ristoranti e potrebbe scattare una riduzione degli orari dei dehors, «non generalizzata» ma «valutando sempre caso per caso in base agli indici di criticità», ad esempio le rilevazioni acustiche o gli interventi della polizia locale spiega l`assessore alla Sicurezza Marco Granelli. La giunta ha approvato ieri le linee guida e porterà in Consiglio comunale entro fine anno il nuovo «Regolamento per la disciplina delle attività di somministrazione, vendita e consumo di alimenti e bevande», introducendo una mappa delle aree dove stoppare, limitare o rilasciare nuove autorizzazioni commerciali.

Una stretta sollecitata nelle ultime settimane anche da Confcommercio Milano. Il segretario generale Marco Barbieri anche ieri ha sottolineato che sul contingentamento «bisognava partire 15 anni fa, ormai i buoi sono scappati», ma apprezza che finalmente il Comune si muova in questa direzione e propone di disegnare una mappa delle zone «rosse, gialle e verdi dove non ci siano limiti alle nuove aperture. La liberalizzazione indiscriminata ha portato a situazioni come quella di via Lecco, al Lazzaretto, con un'ottantina di bar». Frena invece sui limiti orari per i dehors, sul modello di corso Garibaldi dove c'è stata una guerra di ricorsi tra pubblici esercizi e un condominio ed è finita con lo stop alla somministrazione di alcol da asporto alle 22 e il ritiro di sedie e tavolini a mezzanotte. «Attenzione - avverte -, avere i dehors con i clienti seduti permette a operatori e vigilantes di controllare meglio gli avventori, diverso è se tutta la gente sta in piedi. Il dehor non crea problemi ma è un valore aggiunto, le occupazioni andrebbero agevolate dove è possibile, anche rivedendo ad esempio l'obbligo di distanziamento dagli alberi che era di 1,2 metri ed è stato portato a 2».

Per scrivere il Regolamento è stata istituita una cabina di regia (o «organismo di presidio») presieduta da Granelli e dagli assessori al Commercio Alessia Cappello e al Turismo Martina Riva, la giunta coinvolgerà le associazioni di categoria, comitati e i Municipi per valutare la mappa della buona o «malamamovida». Anche se quest'estate ormai saranno solo prorogati i divieti anti vetro partiti il 10 giugno e saranno introdotte subito «sanzioni accessorie» ai locali che non rispettano le regole, con sospensione dei dehors oltre alla multa di rito. Nel Regolamento poi anche i divieti anti vetro diventeranno strutturali, finora sono stati introdotti con ordinanze contingibili e urgenti, valide 30 giorni. «Valuteremo, potrebbero durare tutto l'anno o 8/10 mesi» spiega Granelli. L'organismo di presidio analizzerà ogni singolo contesto delle 15 aree della movida indicate nel protocollo coordinato dalla Prefettura già a partire dal 2021 (Duomo-Arco della Pace, Ticinese, Darsena, Navigli, Tortona, NoLo, corso ComoGae Aulenti, Garibaldi, Brera, Isola, Lazzaretto, Melzo, Sarpi, Bicocca) e valuterà la gradualità delle misure.

«La situazione è cambiata notevolmente in quasti anni - sottolinea Granelli -, i locali sono cresciuti dal 2003 al 2023 del 58%. Hanno creato divertimento, luoghi di aggregazione, offerte di lavoro. Ma occorre regolamentare le situazioni di malamovida, sulla base anche delle indicazioni che arrivano dalla giurisprudenza, per trovare un equilibrio tra città viva e diritto al riposo». La giunta Sala guarda con allarme alle sentenze che hanno già colpito i Comuni di Torino e Brescia. Qui i residenti del Comitato del Lazzaretto hanno depositato una causa in tribunale e chiedono a Palazzo Marino il risarcimento dei danni alla salute causati dalla movida. Tra le misure previste nella delibera c'è anche una formazione specifica per i vigili e campagne anti alcol rivolte ai giovani. L'assessore Cappello aggiunge che «il percorso sarà avviato a brevissimo, divideremo la città tra aree più critiche e aree in cui la movida anzi andrebbe stimolata ulteriormente. E i limiti orari non saranno mai spalmati su tutta la città ma laddove l'organismo di monitoraggio rileverà che c'e la necessita».

La collega Riva anticipa che entro un paio di settimane sarà pubblicato il bando per individuare sponsor tecnici per un palinsesto di eventi culturali, sportivi, di intrattenimento in piazza Duca d'Aosta, davanti alla Centrale, per battere il degrado «deve diventare un playground sempre vivo, la stazione è il biglietto da visita per i turisti». Cosap dimezzata per le attività commerciali, zero per il terzo settore.

Sui nuovi limiti il deputato Fdi Riccardo De Corato avverte: «Per fare i regolamenti ci vuole un attimo, la difficoltà è farli rispettare e Granelli non ha comunicato quanti agenti schiererà per i controlli».

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