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Massaciuccoli, allarme: venerdì l'esondazione, è corsa contro il tempo

Corsa contro il tempo per evitare che il lago di Massaciuccoli possa esondare. Per tutta la notte si è lavorato a sistemare sacchetti di sabbia lungo gli argini. Idrovore al lavoro. Pronti i piani di evacuazione

Massaciuccoli, allarme: 
venerdì l'esondazione, 
è corsa contro il tempo

Lucca - E' una corsa contro il tempo quella che stanno facendo tecnici e volontari della Protezione civile per evitare che il lago di Massaciuccoli possa esondare. Per tutta la notte si è lavorato a sistemare sacchetti di sabbia lungo gli argini, mentre con le idrovore viene svuotato il più possibile il bacino, aspirando acqua per 1 milione e 200 mila metri cubi al giorno. La necessità è, infatti, quella quella di concludere il prima possibile le operazioni di messa in sicurezza, visto che sulla Toscana piove ancora e le precipitazioni saranno più consistenti nelle prossime ore, in particolare domani e venerdì.

Il piano di evacuazione Il piano di eventuale evacuazione delle popolazioni della zona è pronto e, secondo le previsioni degli esperti, se la situazione dovesse peggiorare verrà messo in pratica la notte di Capodanno. Stamani alla Provincia di Lucca i tecnici sono in riunione per verificare lo stato di avanzamento della pianificazione di emergenza predisposta a seguito della nuova allerta meteo e per l’eventuale esondazione del lago di Massaciuccoli. In particolare, i tecnici dei Comuni di Massarosa, Viareggio e Camaiore saranno chiamati a fornire il numero delle eventuali persone da evacuare, sulla base dei dati forniti dal Centro Interprovinciale di Coordinamento, e a indicare i centri di accoglienza individuati.

Le aree in emergenza Non è solo il lago di Massaciuccoli a fare paura. Sul fiume Serchio, che la notte di Natale ha esondato in più punti, resta aperta la frattura, lunga 170 metri, sull’argine nella zona di Nodica (Pisa), mentre le rotture a Santa Maria a Colle (Lucca) sono state sistemate. Sempre in provincia di Lucca, il maltempo ha provocato 22 frane, con il conseguente isolamento di sette frazioni di montagna, e con 50 strade comunali e 4 provinciali interrotte.

Sulle esondazioni le Procure di Lucca e Pisa hanno aperto un fascicolo contro ignoti, con l’ipotesi di reato di disastro colposo: si tratta di un atto dovuto per verificare se le rotture degli argini siano catalogabili come eventi eccezionali, o se invece siano state causate da cattiva manutenzione.

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