Cronaca locale

Caso movida: "I giovani siano responsabili"

Il prefetto al lavoro su un modello di controllo. Incontro con gli esercenti

Caso movida: "I giovani siano responsabili"

Si lavora tutti insieme per il futuro, in vista di un miglioramento generale e quindi con l'obiettivo finale del raggiungimento (stabile) della zona gialla. Tuttavia dal Comitato per l'ordine e la sicurezza tenutosi ieri in prefettura - come ogni mercoledì, ma stavolta durato oltre un'ora più del solito - passa un messaggio ben chiaro: va bene sperare, ma sempre a piccoli passi, per ora occupiamoci della contingenza che facile non è e guardiamo ai prossimi mesi con ottimismo ma anche molta cautela.

Così nell'immediato, anche in zona arancione e con i locali che quindi devono obbligatoriamente rimanere chiusi, a titolo precauzionale i dispositivi di sicurezza sulla Darsena e lungo i Navigli, resteranno i medesimi. Non si prevede perciò il ricorso a misure straordinarie, ma il prefetto Renato Saccone e le forze dell'ordine mostrano di volersi affidare a un modello di sicurezza fisso che consenta all'occorrenza sia l'utilizzo dello scaglionamento delle presenze che, eventualmente, com'è capitato domenica in piazza XXIV Maggio, la chiusura degli accessi alla Darsena.

Si cerca insomma una forma di collaborazione da parte della gente, facendo leva in parte sul senso di responsabilità soprattutto da parte dei giovani e intanto si intavola un dialogo con le associazioni di categoria.

Sono già previsti infatti incontri con rappresentanti di Confesercenti (con buona pace del presidente Andrea Painini) e Confcommercio, con la Protezione civile e con i vertici dei vigili de fuoco per avviare, fanno sapere da palazzo Diotti, con una serie di riunioni programmate, un discorso sulla futura ripresa delle attività che farebbe perno principalmente sul dialogo e sui tavoli che verranno organizzati con le associazioni di categoria e di esercenti della zona dei Navigli per realizzare un vero e proprio piano di contingentamenti delle presenze e delle verifiche sui distanziamenti e sul corretto utilizzo dei presidi sanitari (nonché tutte le regole previste per arginare il coronavirus) da attivare quando riapriranno negozi e locali. Da parte loro le forze dell'ordine si impegneranno ad agire in misura adeguata, ma sempre compatibile con le necessità di controllo del territorio.

«Esattamente un mese fa abbiamo scritto alla prefettura evidenziando l'importanza di un maggiore controllo nelle zone più sensibili della città - ha sottolineato Painini su quanto deciso sugli assembramenti dello scorso fine settimana nella zona Darsena Navigli dal Comitato per la sicurezza di ieri -.

Nel pieno rispetto dei ruoli riteniamo sempre positivo il coinvolgimento dei rappresentanti delle categorie imprenditoriali ai tavoli che le riguardano».

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