Cronaca locale

I Navigli di Leonardo? Discarica della movida

I commenti dei turisti su TripAdvisor sono impietosi: "Che schifezza". E gli abusivi sono il biglietto da visita per Expo in Centrale e Galleria

I Navigli di Leonardo? Discarica della movida

Ottanta chilometri di degrado. Bottiglie, cassonetti, carrelli della spesa. Fotografia (purtroppo) sempre attuale per chi passeggia lungo i Navigli. Anche in questi giorni, i canali quasi svuotati dall'acqua, offrono l'immagine di una discarica a cielo aperto. In Darsena sono partiti i lavori per Expo, il bacino diventerà un bel porto ricco di attrazioni che i turisti certamente apprezzeranno. Nel 2o15, appunto. Ma oggi che scatti portano a casa quei turisti che si avventurano lungo il Naviglio Grande e Pavese? Niente a che vedere con le immagini sulle guide turistiche. Quell'immondizia è diventata quasi una costante, persino i milanesi iniziano a pensare che ci sia lo zampino di «photoshop». Le istituzioni non possono accontentarsi di risolvere il problema entro Expo, mancano meno di diciotto mesi e i «biglietti da visita» vanno distribuiti in anticipo. Idem i milanesi, anche giovanissimi, devono partecipare. Bicchieri, piatti, mozziconi di sigarette, il popolo della movida lancia gli avanzi della serata nel Naviglio e i risultati sono nelle foto pubblicate in questa pagina.

Il risultato sono i commenti sul «distretto dei Navigli» pubblicati dai turisti di passaggio su TripAdvisor. «La movida milanese? Non credo sia questa - scrive un utente -. I Navigli sono da sempre in stato di degrado, un fiumiciattolo sporco con rifiuti galleggianti». Dal punto di vista sociale, scrive un altro giovane che frequenta molto la zona, la zona «è molto buona ci sono tantissimi locali, pizzerie, pub, ristoranti. Dal punto di vista estetico non ci siamo. Si vedono tutte le schifezze che le persone maleducate buttano nel Naviglio, dandogli meno importanza del cestino dell'Amsa».

I biglietti da visita per Expo. Dai Navigli alla stazione Centrale. Lo abbiamo denunciato nei giorni scorsi, se non si alza il livello dei controlli i turisti non penseranno di rimettere piede a Milano tra due anni. Dai mezzanini al piazzale, è un suk. E non si viene lasciati in pace nemmeno alla macchinetta dei biglietti, scatta un assedio organizzato di rom, che circondano il passeggero e lo pressano finchè non sgancia le monetine. In metropolitana, dalla Centrale alla Galleria sono quattro fermate con la linea gialla. Il turista scende e che ci trova, davanti alle boutique griffate e i ristoranti di lusso? Una fila di venditori cinesi e vù cumprù, chi mostra come funzionano gli elicotterini elettrici e chi propone borse e foulard, ovviamente contraffatti. Anche la signora Daniela Cerri, residente che ieri ci ha spedito via mail immagini del degrado, critica la giunta che «si preoccupa di sfrattare i chioschi storici da piazza Duomo e non si preoccupa di questi irregolari che sono costantemente presenti».
A ripulire invece largo Paolo Grassi deturpato dai vandali ci hanno pensato ieri i volontari dell'associazione nazionale antigraffiti.

Hanno cancellato dal monumento dell'Unione Mutiliati per servizio le scritte rosse e blu comparse un paio di giorni prima. Fai-da-te e fai prima?

Commenti