Roma

Minicar: la Procura di Roma indaga per verificarne la sicurezza

Il fascicolo è stato aperto dopo due scontri mortali che nell'aprile scorso spezzarono la vita a due minorenni

Minicar nel mirino della Procura di Roma. I pubblici ministeri Laura Condemi e Lina Cusano hanno aperto un fascicolo, per il momento senza ipotesi di reato nè indagati, per accertare la dotazione dei sistemi di sicurezza delle minicar, le piccole auto guidate soprattutto da minorenni, e vogliono anche sapere se queste rispondano ai criteri di omologazione dei mezzi. I due pm sono gli stessi che si sono occupati degli accertamenti su due incidenti mortali avvenuti a Roma, che hanno coinvolto due giovanissimi, portandoli alla morte.
Gli episodi in questione si sono verificati l'11 aprile scorso, quando Jacopo Fanfani, 17 anni, nipote di Amintore e figlio di Donatella Papi (la donna che recentemente ha sposato in carcere Angelo Izzo, uno dei mostri del Circeo) morì dopo che la sua auto si ribaltò sulla tangenziale. Il giorno successivo toccò a Federica Lupi, 15 anni, che si scontrò con la sua minicar con un pullman nel quartiere residenziale dell'Olgiata. Una perizia disposta nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della ragazza, a firma del professor Alessandro Michelo, ha rilevato elementi di mancata sicurezza. Ed è dagli esiti peritali che è scaturita la decisione del procuratore Giovanni Ferrara di allargare il giro degli accertamenti e aprire un nuovo fascicolo.
Tra le verifiche disposte ci sono i criteri di omologazione e il loro rispetto da parte delle case produttrici: per questo motivo gli inquirenti si rivolgeranno al ministero dei Trasporti. Sotto accusa nella perizia anche l'instabilità delle vetture sull'asfalto bagnato, che superando una velocità di 32 chilometri orari possono diventare pericolose.
Purtroppo sembrerebbe anche che i materiali con i quali vengono costruite queste auto siano inadueguati e troppo fragili. Non è un segreto che le minicar sono al centro di centinaia di incidenti stradali ogni anno: nel solo 2008 sono stati 682. Una delle principali cause degli scontri è la velocità, proprio perchè molte sono «truccate», anche se le norme in vigore da quest'estate prevedono sanzioni più severe: multe salite da 1.000 a 4.000 euro per chi le produce; da 779 a 3.119 euro per chi le modifica; da 389 a 1.559 euro per chi le guida oltre al fermo amministrativo del veicolo per 60 o 90 giorni.
«La Procura deve allargare il campo d'azione - dichiara il presidente del Codacons Carlo Rienzi - disponendo il sequestro di quelle officine che, dietro pagamento, alterano i motori delle minicar, eliminando i diaframmi e consentendo a tali macchine di raggiungere velocità elevate ed estremamente pericolose, se rapportate agli strumenti di sicurezza di dotazione».

Carmelo Lentino, portavoce di BastaUnAttimo, la campagna nazionale per la sicurezza stradale, chiede invece il blocco totale delle minicar, al fine di dotarle di adeguati sistemi di sicurezza, qualora la perizia tecnica, fatta dal professor Michelon, ne confermi la pericolosità e chiede prove tecnico-teoriche per i quattordicenni che si mettono al volante.
BOS

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