Coronavirus

Più di 500 voli cancellati: cosa succede a EasyJet e British Airways

Più di 500 voli cancellati da EasyJet e British Airways a causa dell'alto tasso di piloti e assistenti di volo positivi alla variante Omicron: ecco la situazione britannica e la differenza con l'anno scorso

Più di 500 voli cancellati: ecco perché

Il Covid-19 continua a circolare ma le compagnie aeree britanniche sembrano quasi averlo dimenticato: sono infatti le prime ad aver rimosso l'obbligo di indossare le mascherine a bordo con tutte le conseguenze del caso. Tra il 2 e il 4 aprile, infatti, British Airways e EasyJet hanno già dovuto cancellare oltre 500 voli per la positività del loro personale di bordo tra piloti e assistenti di volo. Il danno per i passeggeri è enorme, visto che per 45mila di loro non ci sarà più la possibilità di spostamento. Ma i contagi non si fermano e le compagnie hanno fatto sapere che altri voli potrebbero essere cancellati nei prossimi giorni.

Il confronto

Soltanto nella giornata di sabato scorso, 2 aprile, EasyJet e British Airways hanno cancellato un centinaio di voli ciascuna: Domenica 3, invece, la low cost ne ha annullati altri 139, in pratica l’8% dei collegamenti programmati, mentre la compagnia di bandiera del Regno Unito British Airways 91, un settimo dei voli previsti. Altra mazzata anche lunedì 4 aprile, con la cancellazione di 106 voli per EasyJet e altri 57 per la British Airways. Per la giornata di oggi, martedì 5 aprile, saranno annullati un totale di 49 voli (22 British e 27 EasyJet), ma il bilancio è destinato a peggiorare visti i contagi in aumento. Secondo le fonti del Corriere, per EasyJet le cancellazioni riguardano il 90% dei voli da e per il Regno Unito, il 10% per altre tratte europee.

"Troppi dipendenti in malattia"

Al quotidiano, un portavoce di EasyJet ha raccontato che "a causa dell’alto tasso di contagi da Covid-19 in tutta Europa", la compagnia low cost "sta registrando un numero di dipendenti in malattia maggiore del solito". Per cercare di limitare al minimo le conseguenze, la compagnia ha attivato una speciale turnazione dell’equipaggio supplementare. "Tuttavia, dato l’elevato numero di risorse in malattia, parallelamente abbiamo deciso anche di procedere con alcune cancellazioni preventive, in particolare su quei voli operati con più frequenze al giorno, in modo da limitare il più possibile i disagi, per i quali ci scusiamo", ha aggiunto. A questo punto, chi aveva già acquistato un biglietto con la compagnia, possono riprenotare un volo alternativo, ricevere un voucher o chiedere il rimborso completo della cifra spesa.

Variante Omicron dominante

Omicron e le sue sottovarianti, tra cui la ricombinante Xe scoperta proprio in Regni Unito, stanno anocora mettendo ko le normali attività lavorative tra cui gli spostamenti con gli aerei. È chiaro che in un momento di così alta circolazione virale in tutta Europa, la notizia del minor personale a dispozione non è del tutto inaspettata. Ma il problema si pone anche perché, nei tempi della pandemia più cruda, sono stati licenziati migliaia di dipendenti e mai più riassunti. Ecco perché, spesso e volentieri, le compagnie aeree hanno carenze di personale che non riesce a rimpiazzare quello momentaneamente malato. Secondo la piattaforma Cirium, soltanto nella settimana tra il 28 marzo e il 3 aprile, sono stati cancellati 1.143 voli da e per il Regno Unito contro gli appena 197 nella stessa settimana del 2019.

La British Airways ne ha cancellati 662, EasyJet 357.

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