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Lucia Perez violentata fino alla morte: indagati i giudici che scagionarono gli assassini

Il tribunale penale di Buenos Aires ha posto sotto accusa i giudici che assolsero gli aggressori di Lucia Perez: la ragazza morì con gravissime lesioni alle parti intime

Lucia Perez violentata fino alla morte: indagati i giudici che scagionarono gli assassini

Il tribunale penale di Buenos Aires ha deciso di mettere sotto indagine i giudici che assolsero gli aggressori di Lucia Perez. La ragazza venne brutalmente stuprata fino alla morte all'interno di un appartamento di Mar del Plata (a pochi chilometri da Buenos Aires) l'8 ottobre del 2016. L'assoluzione nei confronti dei tre aguzzini di Lucia risale allo scorso anno. Inizialmente, i balordi erano stati accusati di reati gravissimi quali violenza sessuale ed omicidio. Alla fine, ai tre venne è stata riconosciuta solamente la colpa di aver spacciato droga ad una minorenne. Un'accusa aggravata dal fatto che la vendita di stupefacenti a Lucia fosse avvenuta a poca distanza da un plesso scolastico. Come si legge da FanPage, Matìas Farìas e Juan Pablo Offidani hanno ricevuto una condanna a 8 anni di reclusione.

La popolazione argentina aveva accolto negativamente la decisione da parte dei giudici, definendo la sentenza "patriarcale". La pm Maria Isabel Sanchez, al suo tempo, cerco di approfondire la questione, formulando accuse nei confronti dei tre aguzzini di Lucia. Alla fine, Sanchez dovette subire la mannaia della giustizia, venendo messa sotto inchiesta con l'accusa di aver rivelato elementi sconcertanti sull'autopsia. Le cose adesso sembrano essere sensibilmente cambiate e sotto accusa sono finiti i giudici Facundo Gomez Urso, Pablo Vinas e Aldo Carnevale.

Lucia Perez: sotto accusa i giudici che assolsero i suoi tre aguzzini

L'omicidio di Lucia Perez avvenne alle 8:30 dell'8 ottobre 2016. La studentessa venne attirata con l'inganno da tre spacciatori presso un appartamento a poca distanza dall'istituto scolastico frequentato dalla ragazza. La giovanissima venne in primis costretta ad assumere diversi tipi di sostanze stupefacenti, per renderla incapace di difendersi e, infine, violentemente stuprata. Un episodio molto simile al caso italiano di Pamela Mastropietro. Quando il branco si accorse che Lucia fosse morta decisero di lavare il cadavere del sangue, rivestirlo e trasportarlo al vicino ospedale di Mar de Plata.

L'autopsia rivelò lesioni profonde nella zona anale e genitale della 16enne, tanto che si parlò di impalamento. Alla fine del processo, i giudici assolsero i tre stupratori assassini dalle accuse di omicidio e violenza sessuale, affermando che lo stupro non sussistesse e che fosse impossibile determinare le cause del decesso. I giudici decisero di conseguenza di condannare gli imputati solo per spaccio nei confronti di una minorenne.

Marta Montero, madre di Lucia, ha dichiarato: "Il femminicidio di Lucia è così chiaro e orrendo che è aberrante che questi giudici abbiano assolto gli imputati".

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