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Mattarella nei campi profughi: "Continueremo a sostenerli"

Il capo dello Stato: "L'Italia continuerà a dare il suo sostegno" a chi si impegna sul campo per affrontare l'emergenza profughi in Africa

Mattarella nei campi profughi: "Continueremo a sostenerli"

"L'Italia continuerà a dare il suo sostegno" a chi si impegna sul campo per affrontare l'emergenza profughi in Africa. Sergio Mattarella, visitando il campo profughi di Teirkidi, lungo il confine tra Etiopia e Sud Sudan, annuncia che l'Italia ha deciso di aumentare gli aiuti finanziari destinati alla struttura, che ospita 53 mila profughi che vivono in condizioni particolarmente difficili. "Abbiamo deciso di destinare ulteriori somme a questo campo", ha annunciato, "esattamente 630 mila euro, di cui 430 mila tramite l'Unicef e 200 tramite l'Alto commissariato Onu per i rifugiati".

La somma verrà destinata a migliorare "l"approvvigionamento idrico, alle scuole e all'istruzione". "Non è sufficiente, nulla è sufficiente", ha sottolineato Mattarella, "occorrerebbe molto di più, ma l'Italia continuerà a dare il suo sostegno". Mattarella ha visitato il campo di Teirkidi, nei pressi della città di Gambela, a pochi chilometri dal confine del Sud Sudan. E sudanesi sono le persone che vivono nel campo grazie al sostegno del governo etiopico e della agenzie internazionali di sostegno. Il capo dello Stato ha fatto due soste durante un lungo tragitto in auto per le decine di chilometri di estensione di una vera e propria cittadina di piccole capanne e baracche: una agli impianti di pompaggio dell'acqua che l'Italia ha realizzato nell'ambito di un piano di sostegno ai rifugiati ed una ad una scuola dove ha avuto modo di parlare con insegnanti e bambini. "Attraversare il campo - ha spiegato Mattarella - evoca alcuni sentimenti. Il primo è il senso di solidarietà nei confronti di chi si trova qui perché è dovuto fuggire dalle violenze e dal pericolo grave di morte che la guerra, qui a fianco (in Sud Sudan, ndr) comporta. Questo è un capo che si cerca di rendere al meglio come organizzazione ma naturalmente si coglie con mano cosa ha spinto tante persone, donne e bambini, a fuggire dalla propria terra".

"Poi c'è la conferma del grande apprezzamento per quanto l'Etiopia sta facendo accogliendo sul proprio territorio, nei campi, oltre 800mila profughi, Vedere, mentre attraversavamo il campo, i bambini che salutavano con allegria al passaggio dell'autocolonna o vedere adesso i bambini che cantano e danzano fa rendere conto di quanto sia forte il desiderio di vita e futuro qui dentro".

"Infine, c'è la riconoscenza quanti qui si adoperano come cooperanti a sostegno dei poveri. L'impegno svolto qui con dedizione è particolarmente ammirevole. L'Italia ha deciso di dare il suo sostegno e continuerà a darlo".

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