Mondo

Teen Vogue, la direttrice vittima del politically correct si dimette

Alexi McCammond si è dimessa, dopo appena due settimane, dalla direzione di Teen Vogue, sorella minore di Vogue destinata a un pubblico di adolescenti. Motivo? Alcuni tweet razzisti scritti all'età di 17 anni

Teen Vogue, la direttrice vittima del politically correct si dimette

Commettere degli errori e delle sciocchezze a 17 anni è talmente scontato che non dovrebbe essere necessario sottolinearo. Eppure Alexi McCammond, afroamericana di 27 anni, già commentatrice televisiva per Nbc, ha pagato caro alcune frasi postate sui social nel 2011, quando aveva appena 17 anni. Promessa del giornalismo e laureata all'Università di Chicago, Alexi McCammond era diventata, due settimane fa, la direttrice della rivista Teen Vogue, rivista di moda per adolescenti sorella minore della più celebre Vouge. Tutto finito ancora prima di cominciare perché, come riporta La Repubblica, è stato lo staff della rivista a tirare fuori alcuni commenti considerati razzisti e omofobi che McCammond aveva postato dieci anni fa quando l'adolescente era lei.

Afroamericana, nominata giornalista emergente dell'anno dalla Associazione dei giornalisti black, McCammond si è dovuta dimettere e Condé Nast, editrice di Teen Vogue, ha ufficializzato, scrivendo una email interna diretta ai dipendenti. "Dopo aver parlato con Alexi - ha scritto il capo del personale Stan Duncan -abbiamo concordato che la cosa migliore fosse separarci, in modo da non oscurare l'importante lavoro che stiamo facendo a Teen Vogue". McCammond, dal canto suo, ha spiegato che "tweet passati hanno oscurato il lavoro che ho fatto per illuminare persone e temi che mi stanno a cuore".

Qual è la colpa di Alexi McCammond? Aver per l'appunto scritto delle sciocchezze, a 17 anni. Nel 2011 aveva ironizzato sull'aspetto degli asiatici e lanciato insulti verso i gay. In un post si lamentava per un brutto voto in chimica, ringraziando ironicamente uno "stupidio assistente asiatico". In un altro scriveva: "Ora cerco su Google per capire come non svegliarmi con gli occhi gonfi da asiatica". Se il politicamente corretto arriva a spulciare anche nel nostro passato di adolescenti nessuno probabilmente ne uscirà mai vivo. Ma evidentemente il perbenismo political correctness non conosce limiti ed è persino retroattivo nel tempo. Ironicamente, questa volta a cadere vittima dell'ambiente radical chic delle riviste patinate come Vouge non è un maschio bianco eterossesuale ma una giovane donna afroamericana, alla quale non viene perdonato qualche stupido tweet di dieci anni prima. È la durissima legge del nuovo puritanesimo politicamente corretto. Stiamo infatti parlando di una manciata di tweet, non di chissà quali crimini d'odio commessi in gioventù. Dei banalissimi tweet sufficienti però a stroncare una promettente carriera sul nascere.

Anzi, probabilmente se in passato avesse commesso una rapina a mano armata e non avesse scritto dei tweet razzisti, Alexi McCammond sarebbe rimasta al suo posto, alla direzione di Teen Vogue, e nessuno avrebbe chiesto le sue dimissioni.

Commenti