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Incidente nel Bosforo per una nave diretta in Italia: cosa è successo

La nave era salpata dalle coste della Romania. La guardia costiera di Canakkale è intervenuta per sbloccarla riuscendo nell'intento dopo più di due ore di operazioni in mare

Incidente nel Bosforo per una nave diretta in Italia: cosa è successo

Stava trasportando mais verso l'Italia via mare quando si è improvvisamente arenata nello stretto dei Dardanelli, in territorio turco. La nave Kapitan Shryriagin è stata sbloccata soltanto grazie all'intervento dalle autorità locali, che sono riuscite a far ripartire il traffico lungo una delle vie marittime più importanti del mondo.

Che cosa è accaduto

La nave in questione, la Kapitan Shryriagin, battente bandiera delle isole Comore, era salpata con un enorme cargo contenente mais dalle coste della Romania alla volta dell'Italia. Ad un certo punto l'imbarcazione si è bloccata, causando la temporanea interruzione del traffico navale, sempre intenso, nell'unica via che collega Mediterraneo e Mar Nero attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli.

Ci sono ancora pochi dettagli. Sappiamo soltanto, come ha sottolineato l'Agi, che al momento non risultano esserci feriti. La guardia costiera della città turca di Canakkale è intervenuta tempestivamente per sbloccare la nave, lunga ben 142 metri, riuscendo nell'intento dopo più di due ore di operazioni in mare.

Quanto avvenuto in Turchia non ha niente a che fare con il ben più grave incidente, capitato nel marzo 2021, nel Canale di Suez; in quell'occasione la gigantesca nave portacontainer Ever Given era rimasta bloccata per quasi una settimana in una vicenda che ha tenuto il mondo intero con il fiato sospeso. In ogni caso, incidenti del genere possono influire, in maniera più o meno netta, sulle tempistiche relative all'invio dei carichi marittimi e sull'organizzazione delle spedizioni a livello internazionale.

Tra il Bosforo e i Dardanelli: una via marittima strategica

Ricordiamo che lo stretto dei Dardanelli è uno dei passaggi di mare più stretti al mondo, di larghezza compresa tra 1.2 e 6 chilometri e una profondità massima di 103 metri. La Kapitan Shryriagin ha quindi acceso i riflettori, per l'ennesima volta, sulla trategicità di questa via marittima. Una via, tra l'altro, salita agli onori delle cronache in occasione della guerra in Ucraina.

Ricordiamo, infatti, che il suddetto stretto dei Dardanelli permette l'accesso al canale del Bosforo e, infine, al Mar Nero. Il Bosforo si trova nella Turchia nordoccidentale, è lungo una trentina di chilometri e ha una larghezza compresa tra i 740 e i 3.300 metri. Unisce, inoltre, il Mar Nero al Mar di Marmara ed è incastonato sulla cornice di Istanbul.

Entrambi gli stretti sono situati in territorio turco. Il passaggio attraverso questi è regolato dalla Convenzione di Montreux del 1936, che ha fornito le condizioni ideali per incrementare l'importanza di questo snodo garantendo il diritto di passaggio alle navi mercantili. Allo stesso modo, tema caldo di questi giorni, il diritto di passaggio della navi da guerra può essere ristretto. Ankara ha infatti la facoltà di negare il permesso a navi militari di Paesi in guerra, a meno che queste non appartengano a uno stato rivierasco del Mar Nero e non siano registrate presso le basi militari dell'area.

In caso sia la Turchia stessa coinvolta in un conflitto il passaggio potrà essere vietato a tutte le navi da guerra di Paesi che potrebbero costituire una minaccia per i turchi.

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