Venezuela, party scandalo a base di droga, escort e coronavirus
8 Aprile 2020 - 15:04Festini a base di cocaina ed escort impazzano nel Paese del Sud America, dove i rampolli di alcune famiglie di alto lignaggio hanno contratto l'infezione da coronavirus
Anziché rispettare le misure di contenimento per difendersi dalla pandemia di coronavirus, nel Venezuela di Nicolas Maduro, si registrano festini hot, a base di droga e prostitute, organizzati dai rampolli delle famiglie di alto lignaggio del Paese sudamericano.
Già, perché i figli dl alcune élite al potere, come il figlio di un funzionario del presidente Maduro, partecipano a party nel nome dell'alcol, della cocaina e delle escort (europee). Ecco, il quarto invitato "imbucato" il coronavirus, visto che sei persone sono risultate positive all'’infezione da Covid-19, dopo aver partecipato alle suddette feste. E il virus sarebbe arrivato proprio tramite le prostitute arrivate in Venezuela dal Vecchio Continente.
Così come riporta Dagospia, questi baldi giovani si sono riversati sulle spiagge dell'arcipelago di dando vita a festini tanto scatenati quanto scabrosi nell'arcipelago di Los Roques, preso appunto d'assalto da quelli che son definiti "Bolichios", i figli delle famiglie di peso nel Venezuela di Maduro.
Nel Paese lo scandalo è scoppiato, perché oltre a non essere chiaro quante siano effettivamente le persone ammalate e infette da Covid-19 – ufficialmente sarebbero appena sette le vittime confermate – non è palese neppure quanti siano i soggetti protagonisti dello scandalo stesso, che non è stato condannato dal regime, visto che quando Nicolas Maduro in persona ha riferito in televisione circa l'accaduto ha dichiarato: "C'è stata una festa, su un'isola, e praticamente tutti quelli che hanno partecipato sono risultati positivi". Per poi aggiungere, sempre stando a quanto registrato da Dago, "Chi critica una festa? Non sapevano di essere malati". Il Paese comunque è al collasso e il sistema sanitario nazionale, già carente, deve fronteggiare la mancanza di forniture mediche, elettricità e anche dell'acqua.
Il racconto dell'evento della discordia viene fornito da due persone che sarebbero solite partecipare a questi party hard: "I festeggiamenti a Los Roques sono stati organizzati da diversi uomini d'affari legati al governo". Non a caso tra i partecipanti di quello nell'arcipelago vi sarebbe anche Jesús Amoroso, figlio del funzionario anticorruzione di Maduro. Ma non solo: a Los roques c'erano anche due famosi artisti reggaeton portoricani, Sion e Justin Quiles, che sono visti con Amoroso su un motoscafo.
I due artisti, ufficialmente nell'arcipelago per girare un videoclip musical, dicono di non aver preso parte a nessun festino e sono anche risultati negativi al test sul coronavirus.
La famosa fiesta-viaje fue en Los Roques la semana del 9 de marzo. Participaron entre otros los “cantantes” Zion, Noriel, Nakary, Justin Quiles y Kevvo. Todos invitados por el hijo de Elvis Amoroso.
— VVsincensura (@VV_Sin_censura) March 21, 2020
Pobres habitantes de Los Roques, la mayoría de condición humilde. pic.twitter.com/UqzFKqbeK2
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